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domenica 25 giugno 2023

Dell' Ernia del Disco e della Sciatalgia


Si informano i cacciatori di visualizzazioni e i ladri di articoli che il presente post è frutto di una esperienza personale e nessuno può ripubblicare parte del testo. 
I post di Anna Bellini possono comparire solo su www.annabellini.it e www.nutrellaecalmomilla.it.
Inoltre si specifica che la scrivente non è un dottore ma fiera portatrice di ernia discale e da essa partiamo.
Buona lettura.


Esempi schematici di impianto schienale sano
e ramificazione nervi periferici

Primo stop: l'ernia del disco

Tra una vertebra e l'altra del nostro rachide ci sono dei cuscinetti che fungono da ammortizzatori e permettono alla colonna di molleggiare.
I dischi (cuscinetti) hanno una consistenza fibrosa e al loro interno vi è un nucleo gelatinoso che in talune circostanze può migrare e confluire in piccole appendici, ovvero le ernie del disco.

Di tutto e di più

L'ernia del disco non può essre riassorbita. Può ridursi un poco per deidratazione naturale del disco ed è possibile che possa "rientrare" parzialmente grazie a particolari esercizi di fisioterapia, ma detti esercizi possono funzionare solo in alcuni rari casi. 
Questo per quanto riguarda l'ernia discale "contenuta" all'interno del disco.
Quella "espulsa" è destinata a seccare poichè perde il contatto con il nucleo gelatinoso di cui è figlia e può anche scomparire qualora intervengano gli agenti spazzini del nostro organismo... Ma i tempi sono lunghissimi e vi è anche il rischio che si calcifichi che non è una bella cosa soprattutto per gli elementi confinanti.
Ernia espulsa ed ernia migrata spesso sono sinonimo di grossa ernia e data la loro pericolosità  è meglio intervenire chirurgicamente.

Tutte le ernie sono pericolose quando comprimono fortemente un nervo spinale ed ostacolano il passaggio dei segnali nervosi destinati a muovere una determinata parte del nostro corpo: muscoli, articolazioni, ghiandole, organi bersaglio.
Le ernie discali che si formano nel tratto Lombo-Sacrale possono limitare gravemente la trasmissione dei segnali bioelettrici che muovono gli arti inferiori e per valutare eventuali deficit in corso (causa sospetto "piede cadente"), il paziente dovrebbe effettuare un esame clinico che si chiama elettromiografia.
Per capire meglio cosa sia la "sindrome del piede cadente" consiglio di svolgere una ricerca sugli argomenti neuroparassia e assonotmesi oppure vedi il post intitolato "L'Uomo Elettrico" in questo sito www.annabellini.it.

Può tornare un'ernia contenuta all'interno del disco se non asportata chirurgicamente?
In realtà non se n'è mai andata anche se non vi è più sciatalgia.
Può tornare un'ernia che si è dissolta da sola? E quella asportata chirurgicamente?
Il rischio recidiva è sempre alle porte.

Secondo stop: la sciatalgia

Come antipasto, una perla di saggezza tratta da www.brunofausili.com dove si spiega che il dolore sciatico è causato dalla "congestione" dei flussi ematici, nervosi e nutritivi a ridosso del nervo alterato, tanto da provocare un edema intraradicolare (fonte del nervo).

La compressione di una radice nervosa non produce necessariamente dolore.
E' necessario che la radice nervosa sia irritata affinchè una COMPRESSIONE o uno STIRAMENTO causino l'insorgenza del dolore.
Una fitta rete di micro capillari a spirale ed il liquido cefalo rachidiano, forniscono alla radice spinale i nutrienti necessari per svolgere le sue funzioni.
L'evento meccanico compressivo sulla radice nervosa determina l'alterazione della barriera emato-nervosa capillare portando alla formazione  di EDEMA INTRARADICOLARE (gonfiore con ristagno sieroso).
L'ambiente microchimico delle fibre nervose a questo punto risulta marcatamente alterato e la radice nervosa diviene irritabile, ossia risponde allo stiramento e alla compressione  con produzione di dolore.

Esempi schematici di ernia discale su radicola spinale
e scoliosi antalgica (blocco antalgico)

Torniamo a noi.
Le ernie che più comunemente disturbano il nervo sciatico sono quelle che si formano negli spazi intervertebrali L5-S1 ed L4-L5 (L= Lombare, S= Sacrale)... Ma anche le L3-L4 non scherzano.
La loro caratteristica è certamente quella di causare fortissime irritazioni e dolori al nervo spinale compresso... ma non solo; in alcuni sventurati casi si possono presentare terribili sofferenze fino a metà schiena e più giù all'osso sacro.
Il pacchetto "gamba più schiena infiammate" prende il nome di Lombosciatalgia.
Tramite TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN meglio se effettuata con liquido di contrasto), molte vittime della sciatalgia  scoprono che nella loro colonna vi sono più ernie e protrusioni abbastanza sopportabili poichè non tangenti radici nervose.
La protrusione è una rottura interna al disco che causa una dilatazione del disco stesso (bulging discale) e può scatenare gli stessi tormenti di un'ernia.

Come già detto, le discopatie più invalidanti sorgono e sporgono negli spazi intervertebrali L5-S1, L4-L5, L3-L4, e può capitare che dopo l'asportazione chirurgica di un'ernia, il paziente soffra per l'ingombro causato dalla cicatrice su nervo sciatico.

E veniamo a me.
Era il 21 giugno 2011 quando una banale torsione del busto mi bloccava in cima ad una scala mentre pulivo un lampadario.
Era un'ernia discale L5-S1 e tutt'ora ce l'ho (13 luglio 2017 ultimo aggiornamento).
Ma camminavo lo stesso perchè dovevo, quindi la mia schiena passò al piano B, dove B sta per BLOCCO ANTALGICO.
Accadeva infatti, che dopo un mese dalla comparsa dell'ernia e io non mi rassegnavo a stare ferma, la muscolatura della fascia lombare si incurvò paurosamente verso sinistra obbligandomi a "camminare" con le stampelle per poterla sorreggere: ero intrappolata in un busto invisibile tutto storto a causa di una SCOLIOSI ANTALGICA vertiginosa (vedi immagine in alto).
Ecco i commenti dei dottori di fronte all'antalgico blocco:
1) Signora, si sforzi di camminare diritta!
2) Deve farsi operare altrimenti non guarirà mai!
3) Lei ha una schiena orribile!

Braccia rubate all'agricoltura.

Si sforzi di camminare diritta

L'ho fatto per una settimana e seguendo questo consiglio del cavolo sono ulteriormente peggiorata.
La mia schiena ci aveva messo sei milioni di anni per trovare quella soluzione ed io avevo sfidato a sua saggezza cercando di raddrizzare il busto.
Nello specifico il mio rachide si era incurvato per aprire le fauci di L5 ed S1 e decomprimere la radice del nervo spinale pizzicato, quindi non vi era nulla da correggere (scoliosi antalgica).
Ma io mi ero accartocciata su me stessa e quella condizione mi aveva gettato nella desolazione più totale, motivo per il quale assecondai un medico pagato profumatamente che mi consigliava di camminare il più dritta possibile. E rideva pure.
Non lo avessi mai fatto. La mia schien incurvò e irrigidì ancora di più.
Di tutti i medici che mi hanno visitato non ce n'è stato uno che sia stato in grado di dirmi:
"E' tutto OK, assecondi la sua schiena e guarirà più in fretta".

Deve farsi operare altrimenti non guarirà mai

L'ernia del disco si forma quando il disco (cuscinetto) si destruttura e collassa.
Le cause: usura, sovraccarico, una torsione improvvisa, uno sforzo eccezionale.
Ci sono signore che espellono le ernie durante le fatiche del parto e penso sia bruttissimo per queste mamme non poter godere appieno del proprio neonato poichè paralizzate dalla sciatalgia!
Le infiammazioni provocate da ernie Lombo-Sacrali generano fortissimi dolori lungo la gamba del nervo pizzicato causando situazioni di invalidità che durano dalle tre settimane ai tre mesi (fase acuta). Poi altri tre più tre per uscirne davvero.
Come già detto, queste sciatalgie possono trasformarsi in lombosciatalgie se il dolore si amplia fino a metà schiena e più giù all'osso sacro. 
A me toccò la situazione più atroce, ciè l'ernia paramediana che comprime il sacco durale (rivestimento del midollo e cauda equina). Il dolore urente si propagava da collo a collo, ciè dalla prima vertebra cervicale fino al collo del piede.

I pazienti colpiti da tale sventura soffrono anche causa la superficialità di alcuni medici.
Spesso le informazioni sono scarse, confuse e contraddittorie: operazione sì/operazione no, cortisone sì/cortisone no, movimento sì/movimento no. Idem amici e parenti, mannaggia a loro!
L'asportazione chirurgica di un'ernia viene praticata solo nel 10% dei casi e cioè quando la stessa è talmente grande da bloccare il segnale nervoso da cervello ad arto inferiore, col rischio di causare la temutissima "caduta del piede".
L'ernia piccola va tollerata con pazienza e nell'attesa che la radice nervosa  da essa colpita si sfiammi, è necessario trovare una cura quasi sempre farmacologica, con la quale gestire la flogosi e relativo dolore (terapia conservativa).
A tale scopo la vittima dovrà idividuare i farmaci antinfiammatori e/o antidolorifici  più adatti alla propria situazione e nella fase acuta del dolore dovrà evitare di muovere la gamba interessata.
Il paziente non è obbligato a soffrire in eterno poichè vi sono medici favorevoli all'intervento chirurgico anche se non vi è rischio di piede cadente. 

Lei ha una schiena orribile

E parliamo un po' di farmaci, finalmente!
Notizia buona: le algie del nervo sciatico si possono curare con terapie farmacologiche.
Notizia cattiva: il paziente deve capire da sè quale farmaco lo può aiutare veramente con minori effetti collaterali. 
DA SE' non vuol dire FAI DA TE. Da se' vuol dire che il malato deve monitorare se stesso dopo l'assunzione di un farmaco e capire se ne sta riceendo un beneficio, soprattutto se è un farmaco per lui nuovo.
Per questo, dopo l'assunzione sarebbe utile fermarsi e riposare almeno un'oretta. Testare un farmaco e mettersi subito in movimento è una pratica controproducente, è come insegnare al nosrto organismo che quella sostanza non è importante anzi va contrastata. Doppio danno.

I farmaci più comunemente usati per questa patologia sono: Brufen e Moment, Ketoprofene e Okitask, Tachidol, Tachipirina, Contramal, Bentelan, Muscoril e Voltaren, Lyrica (Vedi il post: "Ernia del Disco e Sciatalgia" qui su www.annabellini.it per valutare la loro categoria ed eventuale mutuabilità).
Un paio di questi fuzionano sicuramente, parola di sopravvissuta, ma è indispensabile assumere sempre e comunque un farmaco gastroprotettore es. Lansoprazolo.
In caso di fortissima sciatalgia ricordare che:
Un farmaco che allevia il dolore per due ore può essere considerato efficace, se allevia il dolore per quattro ore è un farmaco miracoloso.
Generalmente una terapia farmacologica per la sciatica si compone di: 1 farmaco antinfiammatorio, 1 farmaco antidolorifico, 1 gastroprotettore, 1 integratore neuroprotettivo.
NB: I farmaci vanno assunti sotto stretto controllo medico e dopo aver letto attentamente le istruzioni d'uso. Inutile stordirsi con alcoolici et similia: a farne le spese sarà il fegato già tartassato. Per quanto una persona stia soffrendo e non riesca avedere la fine del tunnel, prima o poi tutto passerà... Coraggio dunque, miei prodi!

Il momento migliore per guarire è la notte, periodo in cui siamo autorizzati a stare fermi, quindi sarebbe utile sottoporsi a punture e altri medicamenti, prima di andare a dormire anzichè prima di lavare i piatti!
Il massimo sarebbe imparare a farsi le punture da soli e smettere di rompere le scatole alla vicina di casa ex infermiera.
Povera vecchina, ha lavorato una vita, lasciamola in pace almeno la notte! Su Internet ci sono fior di istruzioni, basta cercare "Video iniezioni sul sedere". Mai al centro della chiappa altrimenti si becca il nervo sciatico.
Già, perchè il dolore sciatico o oschiatico non cessa nenache a letto. La maggior parte delle persone deve giacere su un fianco, quello col nervo sciatico sano, e posizionare un cuscino fra le ginocchia.
Dormire è importantissimo perchè durante il sonno il nostro fisico si rigenera ed il farmaco che abbiamo assunto prima di coricarci raddoppia il suo effetto.
Ogni caso è un caso a sè ed ogni persona necessita di una terapia personalizzata quindi non stupiamoci se ad esempio il Bentelan (cortisone) non funziona mentre su tizio e caio  ha sortito miracoli.
Possono quindi deludere anche le famose infiltrazioni peridurali a base cortisonica e altri terapie antalgice del dolore (non so dove infilare l'ago, lei ha una schiena orribile).

Piccoli consigli

Studiare la schiena.
Munirsi di stampelle ed usarne solo una.
Fare forza sulle braccia per alzarsi da letto, sedia, poltrona.
Eseguire TAC o RMN il piu presto possibile e soprattutto prima che sopraggiunga un eventuale blocco antalgico in presena del quale è assai difficile giacere perfettamente supini e immobili dentro lo scafandro.
Ripetere mentalmente: Io sto bene e il mio corpo sta bene, Io Sono Luce, Io Sono Amore, Io Sono.