Ringrazio tutte le persone che hanno condiviso un po' della loro vita in questo blog.
giovedì 5 ottobre 2023
BRACCIALE PER PARESTESIA
martedì 3 ottobre 2023
Nicetile 500 a cosa serve
Nicetile 500 mg è un integratore alimentare ad azione neuroprotettiva. Viene indicato nel trattamento di lesioni o stati infiammatori dei nervi periferici.
Non è mutuabile. Solo in farmacia con ricetta ripetibile (in teoria).
Sono giunte testimonianze relative a reazioni allergiche (vedi commenti).
Due parole per definire questo integratore: Bruciagrassi Energizzante.
Spiegazione semplice: I grassi contenuti in alcuni cibi possono diventare un valido carburante per il nostro organismo e l' ACETIL L-CARNITINA (principio attivo di Nicetile) incentiva il metabolismo di detti grassi. Ne consegue una maggiore efficenza fisico-mentale e migliorete capacità "riparative".
- NEVRITI (infiammazioni dei nervi), generate da lesioni meccaniche traumatiche dirette e indirette, compressive e infiammatorie;
- lesioni RADICOLARI (danneggiamento delle radicole nervose).
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Esempi schematici di Plesso Sciatico e Tronco Nervoso |
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Esempio schematico di Radicole in sezione midollare |
Professione Mitocondrio
I mitocondri sono organuli generalmente di forma allungata che si si trovano nel citoplasma delle nostre cellule.
Questi elementi sono dei laboratori che trasformano il carburante da noi ingerito (ossigeno e cibo) in energia.
Ma insieme alla produzione di energia necessaria al funzionamento delle cellule, vi è anche la produzione di radicali liberi, ovvero sostanze tossiche destinate a distruggere il DNA mitocondriale.
Si presume che 1,5 miliardi di anni fa, il mitocondrio fosse un batterio incorporato da una cellula primitiva e per questo motivo abbia mantenuto un suo DNA personale. Adamo ed Eva?
Diversamente dal DNA nucleare, quello mitocondriale è privo di un efficace sistema di riparazione e come accennato non può sfuggire agli attacchi di certe sostanze ossidanti prodotte dagli enzimi contenuti nei mitocondri stessi.
L'obsolescenza programmata del nostro fisico prevede che l'essere umano possa vivere al massimo fino a 120 anni e ciò è stato stabilito in base alla tenuta del DNA mitocondriale che può essere frantumato fino ad un certo limite.
Il decadimento fisico è allarmante quando si concentra sugli organi vitali quali muscolo cardiaco, fegato, reni e sistema nervoso. Le cellule di questi organi sono grandi consumatrici di energia ed è indispensabile che nel loro laboratorio mitocondriale tutto funzioni bene... Nonostante la regolare emissione di sostanze ossidanti.
Le attività enzimatiche che si svolgono all'interno del mitocondrio prendono il nome di "Catena Respiratoria Mitocondriale".
E ora torniamo all'agonosmo mitocondriale.
Un valido sostenitore o agonista dell'attività mitocondriale, è l'acetil l-carnitina, principio attivo dell'integratore Nicetile nonchè protagonista di questa disamina del tutto personale.
L'acetil l-carnitina o ALCAR facilita il metabolismo degli acidi grassi che giungono alle cellule e vengono trasformati in energia all'interno dei mitocondri.
La rapida trasformazione degli acidi grassi in energia dona più funzionalità alle cellule e stimola i vari metabolismi del corpo umano, incluso quello anti diabete.
L'aceti l-carnitina viene anche utilizzata per perdere peso poichè gioca un ruolo importante nel metabolismo dei lipidi, tuttavia va ricordato che ALCAR non è un carburante in pillole quindi non deve sostituire la normale alimentazione; ALCAR o aceti l-carnitina è un agente che aiuta il metabolismo di alcune sostanze.
Al fine di non alterare gli equilibri metabolici dell'organismo è quindi consigliabile non assumere questa sostanza in dosi esagerate.
L'acetil l-carnitina è anche in grado di eliminare i frammenti beta-amiloide, sostanze di scarto prodotte dal nostro cervello, e tale pulizia è fondamentale in presenza di malattie neurologiche degenerative precoci quali Parkinson e Alzheimer.
Nicetile è un integratore alimentare molto famoso ed anche misterioso. Non si sa bene come pronunciarlo e non si sa neanche bene perché il medico ce lo abbia prescritto. Ma funziona? Per favore non andiamo a rivangare tutta la questione dei mitocondri che vengono stimolati eccetera eccetera eccetera. Cerchiamo "semplicemente" di capire se funzioni o meno.
Discopatie e Lombalgie
e mi dovetti chiedere: Come mai la mia curva alla Belen non è più tale?
Che fine ha fatto? Capita ad ogni fiero possessore di ernia discale o solo a me?
Dicesi "curva alla Belen" una pronunciata lordosi lombare o sexy arcata schienale...
In principio furono l'ernia del disco e le sciatalgie.
Il 12/12/'12 è uno dei giorni più belli della mia vita, sono di nuovo diritta!
Ho sconfitto anche la seconda sciatalgia e finalmente posso camminare a testa alta.
Però c'è qualcosa che non va.
Quando al mattino mi guardo allo specchio mezza nuda, mi vedo strana. Sono bella diritta, grazie al Cielo, però... ho l'impressione di avere il busto più corto di prima.
Il dubbio diventa una certezza quando decido di misurarmi e scopro che nella mia altezza c'è un ammanco di 5 cm. Ero 172 e adesso sono 167 cm.
Non ci posso credere! E' tutta la vita che sogno di essere più bassa e finalmente il miracolo è avvenuto!
Anvedi la forza del pensiero...
Ed un attimo prima che io mi chieda il perchè di tutto ciò, nella mie mente è già arrivata una risposta:
i dischi si sono rimpiccioliti all'unisono per rimpicciolire le ernie del passato, del presente e del futuro. Hai sofferto abbastanza.
Ringrazio il dottore che è in me e vado avanti (o indietro) poichè è giunta l'ora di tornare sui banchi di scuola.
Ma prima di cominciare, il mio pensiero corre ai banchetti delle scuole elementari troppo piccoli per una bambinona come me... e che dire della maestra che mi metteva sempre all'ultima fila?
Bè, almeno mi allungavo un po' per vedere la lavagna.
LEZIONE N° 1
La Colonna Vertebrale è formata da: Legamenti Spinali, Vertebre, Muscoli Vertebrali e Unità di Controllo Neuromuscolare.
I dischi intervertebrali sono anche definiti strutture legamentose poichè collegano una vertebra all'altra in modo flessuoso e stabile.
Di tutta la colonna, il disco è l'organo che si usura per primo.
Formato in prevalenza da acqua e collagene, viene nutrito dai vasi circostanti l'anello fibroso e dai vasi dei corpi vertebrali.
Un disco resta elastico ed in buona salute se può comprimersi e decomprimersi ad intervalli regolari (vedi: azione di perfusione). La persona che passa troppe ore in piedi o seduta nella medesima posizione, ogni tanto dovrebbe fare una camminatina o qualche esercizio di stretching per decomprimere i dischi e riattivare il loro sistema idraulico. Troppa staticità causa ristagno e precoce usura, in poche parole l'artrosi discale.
I dischi che si sciupano per primi sono quelli della fascia lombare e cervicale, ovvero i più performanti.
Quando inizia il processo di usura, essi perdono elasticità, si dilatano e compaiono delle vere e proprie crepe sia all'interno del nucleo che nell'anello fibroso (fissurazioni).
Nuove dimensioni producono nuove aderenze, sicchè le strutture confinanti, se sollecitate gradualmente, possono invadere il disco malato con vasi sanguigni e fibre nervose create appositamente per la nuova comunione.
Da organo non innervato, il disco artrosico diventa così anche innervato e cominciano i primi mal di schiena (lombalgie). Sarebbe già il caso di cercare un buon fisioterapista e smettere immediatamente di fumare. Dire sì a tutto ciò che è antiossidante.
Il disco che solitamente si usura per primo è quello frapposto tra il tratto Lombare e il tratto Sacrale della colonna, mi riferisco all'eroico disco L5-S1. Oltre ad essere l'ultimo, si trova in uno snodo di grande responsabilità e deve garantire la stabilità di una bella curva impegnativa: la lordosi lombare.
Se questo disco equilibrista dovesse erniare o prolassare, la colonna comincerebbe a sbilanciarsi da qualche parte e a farne le spese sarebbe il disco più prossimo, cioè il vice-martire L4-L5. E via discorrendo.
Ecco perchè molte risonanze magnetiche della colonna recitano: "Ernia discale in L5-S1 e protrusione in L4-L5".
Ma può accadere anche l'incontrario.
E VIA DISCORRENDO
A volte li vedi camminare a testa bassa, con un braccio dietro la schiena, con una "magliettona" anche in piena estate...
Siamo noi, quelli che hanno perso la curva e la XXXL ci serve per camuffare...
Non a caso nelle nostre risonanze non manca mai la dicitura: "Riduzione della fisiologica lordosi".
E cammina cammina... ogni tanto ti senti dire: "Cammina diritto se vuoi guarire!"
Ma che ci possiamo fare se il pigia-pigia vertebrale è rimasto senza dischi?
"Siediti diritta e smettila di mettere quelle maglie puffose!"
Ci ho provato e sono cominciati i colpi della strega, terribili, su tutta la colonna, anche da ferma, anche...
Dicesi Colpo Della Strega (CDS) quella scarica elettrica molto dolorosa che ti paralizza la schiena mentre stai facendo i beati fatti tuoi. Arriva quando meno te l'aspetti e proprio x questo non la puoi prevenire. Ebbene a me è capitato di inchiodarmi anche mentre dormivo.
E via discorrendo ho smesso di camminare diritta quando ho scoperto l'esistenza delle faccette articolari. Faccette... che?
Le faccette sono le vere articolazioni del rachide, quelle che reggono l'impianto schienale, e quando i dischi si usurano, le poverine non si incastrano più a dovere.
Per loro era facile reggere la schiena quando i dischi erano belli tonici e turgidi; poste tra una vertebra e l'altra potevano articolare un rachide bene ammortizzato, ma ora che i dischi si sono sciupati ed appiattiti, tutto il peso grava su di loro.
Giorno dopo giorno si sono scombinate, infiammate, affaticate finchè all'improvviso ti accorgi che le faccette lanciano freccette!
Se per caso una mattina ti svegli ed hai la sensazione di avere 100 Kg sulle spalle, meglio che non ti alzi. Questa brutta sensazione identifica una infiammazione che si chiama sindrome delle faccette articolari lombo-sacrali e ti avvisa che qualcosa non va.
Poco fa abbiamo detto che i dischi usurati si assottigliano e si allargano. Se al loro interno si è creata una grossa crepa (protrusione), il nucleo di un disco potrebbe migrare tramite essa e formare un'ernia.
Quando un disco si assottiglia, la vertebra superiore e quella inferiore sono destinate ad avvicinarsi... e qui cominciano i problemi seri, senza nulla togliere alle sciatalgie!
Grossolanamente la vertebra si compone di:
- un corpo vertebrale per contenere il disco intervertebrale,
- un foro vertebrale per il passaggio del midollo spinale,
- le apofisi per alloggiare i muscoli erettori della schiena.
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PIGIA-PIGIA VERTEBRALE |
Torniamo al disco artrosico.
Ogni vertebra possiede due faccette concave e due faccette convesse atte a ricevere altre due faccette convesse e concave. Questi sodalizi articolari sono i PERNI di tutto il rachide, la parte di vertebra che non si può abbassare.
Alle estremità delle faccette articolari vi sono delle capsule legamentose ben vascolarizzate ed innervate che contengono dei sensori nervosi chiamati meccanorecettori. Per la precisione, le faccette articolari sono la parte più innervata di tutta la colonna, capace di esprimere grande dolore.
Quando un disco si assottiglia, il corpo vertebrale superiore tende a scivolare verso il lato in cui il disco è maggiormente usurato; questa instabilità crea un incontro sfalsato tra faccette concave e convesse le quali cominceranno a degenerare ed infiammarsi.
Molte persone afflitte da lombalgia cronica (15 - 40%) soffrono a causa delle faccette articolari fuori sede, però non lo sanno. Ignare di tutto, continuano ad incolpare la solita ernia del disco che come al solito si è risvegliata. Di nuovo!
Ma torniamo alle faccette vertebrali, queste sconosciute.
Ecco alcuni sintomi legati alla sindrome delle faccette articolari vertebrali ed in particolare a quelle lombo-sacrali: dolore all'inguine, dolore metre si inarca all'indietro la schiena, dolore durante la rotazione del busto, aggravamento del dolore quando si resta in piedi o seduti per parecchio tempo, difficoltà ad alzarsi dal letto e dalla sedia, miglioramento a letto, rigidità della colonna, addio curva alla Belen.
Ora che ho scoperto l'esistenza delle faccette articolari ho capito che mi sono accorciata di 5 cm. perchè la mia schiena si sta incurvando dall'altra parte. Alcune vertebre si sono abbassate laddove i dischi si sono deidratati, ma sono rimaste alte in corrispondenza dei giunti ossei, o staffe, mozzi, bielle, insomma... faccette articolari.
Le superfici dei corpi vertebrali alle volte perdono il loro regolare profilo causa la formazione di piccole sporgenze chiamate osteofiti. Più conosciuti come becchi o speroni ossei, gli osteofiti sono la risposta ad una infiammazione del periostio vertebrale.
Il periostio è la membrana che avvolge l'osso della vertebra ed è costituito da fasci connettivi, fibre elastiche, vasi sanguigni ed osteoblasti deputati all'accrescimento dell'osso.
N.B. Le ossa si distruggono e si rigenerano continuamente. Può anche succedere che la parte di vertebra a contatto con il disco (piatto vertebrale) venga invasa da un'ernia discale. Le ernie o noduli di Schmorl sono ernie che hanno oltrepassato il piatto ed hanno trovato alloggiamento dentro un corpo vertebrale. Al momento buono anche loro si fanno sentire.
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Esempio schematico di Legamenti, Osteofiti e Faccette Vertebrali, Bulging Discale ed Ernia di Schmorl. |
Nella colonna vi sono degli "elastici" tenacemente ancorati alle vertebre: i legamenti o ligamenti.
I legamenti "lunghi" seguono l'intero profilo del rachide, i legamenti "corti" stabilizzano una vertebra con l'altra. I lunghi sono tre e cosi' deniminati: legamento longitudinale anteriore, legamento longitudinale posteriore e legamento sovraspinoso.
Quelli corti sono: legamenti gialli e legamenti interspinosi. I legamenti gialli unitamente ai muscoli erettori, sono i veri sostenitori della schiena, elementi che servono a cambiare e mantenere una postura.
Quando un disco si usura e spancia (bulging discale) può colpire un legamento ed obbligarlo a scostarsi un po' dalle vertebre cui è molto legato ovvero quella superiore ed inferiore al disco.
Tale distanziamento, seppur minimo, non è gradito alle pareti del legamento e non è gradito neanche al periostio, ovvero la membrana che avvolge i due corpi vertebrali. Le cui pareti cominceranno ad infiammarsi... ma anche a trovare una soluzione.
Può quindi succedere che i due elementi offesi decidano di vascolarizzare ed innervare il disco invadente e può succedere che l'osso delle vertebre interessate cominci a proliferare formando i becchi ossei.
Sono tutte risposte riparatrici.
Se l'osso prolifera eccessivamente, può verificarsi la fusione di due vertebre; lo scopo è quello di creare una nuova comunione dei beni e ritrovare una stabilità vertebrale.
COLPI DI FULMINE
Ma cos'è veramente un colpo della strega? Più facile a farlo che a dirlo, dal momento che in rete ho trovato parecchia confusione.
Il colpo della strega è un trauma secco ed improvviso che genera una contrattura muscolare.
Mentre il colpo di frusta è un contraccolpo che interessa soprattutto la zona cervicale ad esempio durante un tamponamento automobilistico, il colpo della strega si manifesta maggiormente nella fascia lombo-sacrale ed è causato da un movimento sbagliato.
Detto ciò io mi blocco da ferma e le scariche elettriche mi arrivano anche nella zona dorsale.
E' molto difficile individuare la causa scatenante di un colpo della strega, però sappiamo tutti come si manifesta: scossa dolorosa e spasmo muscolare.
A quanto pare queste contratture sono dei veri e propri blocchi antalgici che ingessano parte della schiena fino al cessato allarme.
La ragion d'essere di tali blocchi è quella di proteggere il punto lesionato ed impedire che la situazione peggiori.
Un movimento sbagliato può generare una lesione articolare, muscolare, legamentosa. La lesione allarma i sensori nervosi presenti nei tessuti lesionati, e detti sensori (meccanorecettori) inviano il comando di bloccare la zona a rischio (ad opera dell''unità di controllo neuromuscolare).
ll blocco motorio che si genera intorno al punto lesionato è un'azione muscolare difensiva che non va contrastata in alcun modo. Tutto passerà nei tempi stabiliti dal nostro corpo.
A volte i colpi della strega arrivano perchè il giorno prima si è compiuto un movimento improprio e la lesione si è fatta strada in modo subdolo; oppure vi sono stati micro-traumi accumulati nel tempo che alla fine hanno generato un piccolo guaio. Tali lesioni possono causare lo spostamento di una vertebra, lo stiramento di un muscolo e parecchia confusione. Per fortuna c'è tutto il mondo pronto a dare ottimi consigli: chi di noi non si è sentito in dovere di assumere un certo farmaco o prenotare da quello Specialista solo per non deludere amici e parenti?
Da non sottovalutare poi le tensioni muscolari. Una preoccupazione può insinuarsi nel nostro fisico e creare delle rigidità lungo la colonna anche se noi saremmo pronti a giurare che tutto va bene e la nostra vita procede a gonfie vele. Cefalee, cervicalgie e lombalgie croniche a volte insorgono a causa di semplici tensioni muscolari.
Piccoli consigli
A volte la lombalgia ritorna perchè si dorme su un materasso sbagliato.
Assolutamente vietato dormire con un materasso che ha la conca nel centro e obbliga la schiena ad incurvarsi. E' invece indispensabile che la colonna resti il più possibile "spianata" in orizzontale.
Non a caso durante gli esercizi di "retroversione" che il fisioterapista fa svolgere alle vittime di artrosi discale, i pazienti da supini, devono spingere verso il basso il tratto di colonna lombosacrale, in modo che aderisca il più possibile ala base di appoggio.
Un esercizio che mi ha cambiato la vita è il seguente, da svolgere quando è stata ampiamente superata la fase acuta della lombalgia e si vuole scongiurare un altro mal di schiena. Non è quindi un esercizio per guarire ma per prevenire, inoltre NON deve essere eseguito da persone operate di ernia, allargamento canale vertebrale, stabilizzazione... et similia.
Alziamoci in piedi, calzature basse e abbigliamento comodo.
Gambe leggermente divaricate; piegare le gambe fino a raggiungere i talloni che avremo sollevato da terra. Restare in equilibrio sulle punte dei piedi.
Qualcuno non riuscirà a sedersi sui talloni (resterà sospeso a metà tragitto), e la maggior parte di coloro che ci riusciranno dovranno tenere un piede a terra per bilanciare il peso. E' solo questione di tempo.
Restare così accucciati appoggiando i gomiti sulle ginocchia e incurvando la schiena per distendere la colonna.
Non eseguire l'esercizio forzatamente, i movimenti devono essere molto lenti e dolci soprattutto durante i primi tentativi (fase in cui consiglio di tornare alla posizione di partenza non appena si avverte un leggero fastidio).
Quindi bisogna alzarsi lentamente... senza appoggiarsi a nulla e nessuno. La fatica di alzarsi da soli è determinante quanto lo stare in equilibrio sulle punte dei piedi e l'incurvare la schiena allungando la colonna vertebrale (vedi disegni sottostanti).
Questo esercizio va svolto 4 o 5 volte al giorno non di seguito.
Col passare delle settimane conquisteremo il totale appoggio su entrambi i talloni e un perfetto equilibrio sulle punte dei piedi, di conseguenza sarà possibile prolungare il tempo di "accucciamento" che renderà più elastica e forte la colonna vertebrale dal coccige alle cervicali.
Non alzarsi mai di scatto, usare sempre movimenti lenti e consapevoli.
Dopo alcuni mesi questa diventerà una posizione comoda cui poter ricorrere non appena si avvisano tenui segnali di lombalgia... per prevenire la stessa.
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Eserciccio per tonificare i muscoli erettori della schiena |
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Ciccio e Anna che si sono resi liberi a vicenda |
Nicetile, uniamo i pallini
Nicetile è un integratore alimentare molto famoso ed anche misterioso. Non si sa bene come pronunciarlo e non si sa neanche bene perché il medico ce lo abbia prescritto. Ma funziona? Per favore non andiamo a rivangare tutta la questione dei mitocondri che vengono stimolati eccetera eccetera eccetera. Cerchiamo "semplicemente" di capire se funzioni o meno.
Assonal a cosa serve
Non è mutuabile. No ricetta. Il prezzo medio oscilla intorno ai 22,00 Euro
E' stato segnalato un possibile effetto collaterale, vedi commenti.
Dicevamo, l'acetil l-carnitina è un agente che viene sintetizzato a partire dalla carnitina ed ha numerose virtù.
Nelle nostre cellule ci sono degli organuli chiamati mitocondri ed all'interno di essi si svolge la trasformazione dei nutrienti in energia ad opera degli enzimi. Ebbene l'acetil l-carnitina supporta la trasformazione degli acidi grassi in energia e lo fa velocemente, mettendo in moto i mitocondri addetti alla trasformazione.
Questa attività energizzante gioca un ruolo positivo su tutti gli organi del corpo umano, soprattutto in quelli di vitale importanza come cervello, cuore, fegato, reni, e soprattutto se detti organi hanno subito degli STOP di una certa gravità. Le persone colpite da ischemia cerebrale, Parkinson, Alzheimer, possono trovare giovamento grazie all'acetil l-carnitina che oltretutto è in grado di rimuovere frammenti beta-amiloide prodotti dal cervello se presenti alcune malattie neurologiche degenerative.
Una migliore attività mitocondriale permette al nostro organismo di ripararsi più velocemente e ad esempio ristabilire le funzionalità dei nostri nervi. Difatti l'aceti l-carnitina viene consigliata in caso di infiammazioni dei nervi periferici e deficit di varia natura (parestesie, dolore, ipersensibilità, glaucoma).
In ultima analisi (ma molto ancora vi sarebbe da dire), l'acetil l-carnitina viene assunta per dimagrire poichè facilita il metabolismo dei lipidi. A tal proposito gli esperti del settore raccomandano di non assumere dosi eccessive di questa sostanza poichè essa non è un sostitutivo alimentare ed in secondo luogo si rischia di alterare il metabolismo di tutto l'organismo... senza peraltro dimagrire.
Una compressa di Assonal contiene 300 mg di acido alfa-lipoico.
L'acido alfa-lipoico o lipoico o ALA è una sostanza antiossidante che possiede anche virtù disintossicanti molto utili al fegato grazie all'elevato contenuto di zolfo.
ALA aiuta il nostro corpo ad utilizzare bene il glucosio e di conseguenza regola i depositi di zucchero nel sangue.
Il suo ruolo principale è quello di migliorare i metabolismi del nostro organismo e renderci più efficenti.
In particolare migliora l'assorbimento del glucosio e migliora la gestione del grasso nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio.
Si ricorda che il glucosio rappresenta la principale fonte di energia per i muscoli e altri organi; affinchè il glucosio possa entrare nelle cellule ed essere utilizzato come carburante, è necessaria la presenza di insulina.
Sostenendo questo importante metabolismo, ALA può contrastare il diabete, malattia causata da una carenza assoluta o relativa di insulina, ed agire positivamente sulle patologie riconducibili al diabete stesso, es: insufficienza renale, vascolare, neuropatie, ipertensione.
Considerato il naturale ruolo anti-diabete di ALA, le persone sottoposte a terapie ipoglicemiche dovrebbero assumere Assonal solo dopo aver consultato il medico curante.
Ad ALA viene associata l'assunzione di vitamine del gruppo B poichè l'acido alfa lipoico può provocare una perdita di esse; infatti l'integratore Assonal contiene sia ALA che vitamine del gruppo B.
Durante questo percorso abbiamo appurato che l'aceti l-carnitina (500 mg) favorisce il metabolismo degli acidi grassi e lipidi, ed abbiamo constatato che l'acido alfa-lipoico (300 mg) favorisce il metabolismo del glucosio.
Concludiamo la disamina dell'integratore Assonal spiegando il suo terzo principio attivo, la citicolina (125 mg), agente che favorisce il metabolismo delle attività cerebrali.
La citicolina o 5'-diphosphocholine o CDP è uno psicostimolante.
La molecola viene consigliata per ripristinare le attività delle cellule neuronali (neuroni) che come accennato non si possono sostituire ed è quindi importante restino attive ed in buona salute.
Tutti sappiamo che le malattie neurologiche degenerative causano un invecchiamento precoce del Sistema Nervoso Centrale e in questi casi è utile intervenire per rallentare i deficit cognitivi, di movimento e della memoria che purtroppo ne conseguono.
Per i pazienti colpiti da Parkinson e Alzheimer, l'uso di citicolina può essere efficace per migliorare la memoria, disturbi psichici, deficit intelletivi, e tremori.
Nel trattamento delle ischemie e dei traumi cerebrali, la molecola trova utilizzo per contrastare edema, cefalea, vertigini, acufeni, parestesie, disturbi cognitivi ed altre manifestazioni patologiche che possono spaziare dalle amnesie alle alterazioni vascolari.
Normast a cosa serve ?
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Euro 28,00 circa |
Non è mutuabile, no ricetta.
E' giunta una testimonianza relativa a reazione allergica (vedi commenti).
Cani e gatti vivisezionati ringraziano (questa definizione da manuale è stata smentita da testimonianze giunte sul blog).
Ma ora torniamo al Normast.
Innanzi tutto il termine Normast dovrebbe essere l'incontro di due parole: normale e mastocita.
Perchè normale? Perchè mastocita?
Perchè la molecola PEA contenuta nell'integratore denominato Normast è in grado di normalizzare le attività dei mastociti, cellule del tessuto connettivo che a volte lavorano troppo e causano maggiore infiammazione, dolore e prurito ove siano già presenti.
I mastociti sono cellule del nostro organismo che si concentrano vicino ai vasi sanguigni e alle terminazioni delle fibre nervose.
In condizioni normali il mastocita interviene sul luogo di una infiammazione e rilascia sostanze utili alla gestione dell'infiammazione stessa.
Queste sostanze sono contenute nel citoplasma della cellula e precisamente all'interno di vescicole che al momento opportuno si rompono (degranulazione) e rilasciano il loro contenuto.
Ripetuti episodi infiammatori possono causare un cortocircuito nel sistema operativo del mastocita il quale produrrà troppe sostanze difensive che a loro volta diventeranno offensive e pericolose, addirittura capaci di scatenare shock anafilattici.
L'iper reattività dei mastociti è causa di più dolore, bruciore, calore, rossore, ma anche edema tissutale, iperalgesia periferica, proliferazione delle terminazioni nervose e probabilmente anche abbassamento della soglia del dolore.
La molecola PEA è in grado di modulare localmente la reazione dei mastociti affinchè non venga gettata benzina sul fuoco.
Proviamo ad immaginare una radice spinale sulla quale si è riversata un'ernia discale. Immaginiamo che la compressione abbia generato un edema (ristagno sieroso) e immaginiamo che la congestione interna alla radice abbia scatenato una forte irritazione che persiste da mesi e mesi.
Grazie alla molecola PEA assunta oralmente, gli organi colpiti da infiammazione possono avvalersi di uno scudo anti bombardamento mastocitario e nell'esempio sopra citato si può dunque evitare che la radice si irriti ancora di più. Mi sembra una meravigliosa opera di mediazione, considerati i dolori di una sciatalgia acuta.
Ma la molecola PEA non è solo diplomatica con i mastociti, anzi essa può regolare crisi molto piu complesse che spaziano dalla neurologia alla cardiologia.
- L'assenza di effetti collaterali, (informazione da manuale smentita da testimonianze giunte sul questo blog).
- il duplice effetto antinfiammatorio e antinocicettivo (stimolo doloroso sui recettori del dolore presente nei vari tessuti),
- la capacità di down-modulare i mastociti,
- la sua natura autacoide (auto rimedio),
- la virtù di agire localmente,
- l'attività di protezione,
rendono i composti a base di PALMITOILETANOLAMIDE, una speranza per il futuro.
Non è mai troppo presto
L'Uomo Elettrico
Eppure da qualche parte bisognerà pur cominciare se vogliamo capire come mai ogni tanto hai un braccio che formicola oppure ti è rimasta una gamba molle dopo l'ernia del disco.
Problemi muscolari, venosi... o nervosi?
E quel piede mezzo paralizzato? Ne parleremo più avanti, nella seconda parte del post.
Il midollo allungato è la parte più antica dell'encefalo e come dice la parola stessa, si allunga verso il basso per poi proseguire nel midollo spinale o viceversa(TAVOLA 1).
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TAVOLA 1 Esempi schematici di Sistema Nervoso e Cauda Equina |
- 12 vertebre toraciche (T1-T12),
- 5 vertebre lobari (L1-L5),
- 5 vertebre sacrali fuse insieme (S1-S5),
- e termina con il coccige.
Per caso è terminata anche la tua concentrazione? Ti capisco benissimo, infatti nel Web la "spina dorsale" a volte viene proposta all'incontrario senza che nessuno se ne accorga... Ma se la prendiamo per il verso giusto sicuramente ci stupirà e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy Bar oppure potremo andare in giro per la Rete a scovare le radiografie lombosacrali pubblicate sottosopra: coccige in alto e cervicali in basso!
Bene restiamo sulle vertebre, già che ci siamo.
I NERVI SPINALI sono la ramificazione del midollo spinale e costituiscono il sistema nervoso periferico.
- 8 cervicali (C1-C8),
- 12 toracici (T1-T12),
- 5 lombari (L1-L5),
- 5 sacrali (S1-S12),
- 3 coccigei (di cui solo il primo merita considerazione).
Bene, è giunto il momento di diventare piccoli piccoli per avvicinarci ad un nervo spinale e relativa fonte, il modollo.
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TAVOLA 2 Esempio schematico di una Sezione Midollare |
Il sistema nervoso si avvale di una rete di fibre nervose che nascono esclusivamente dalle cellule chiamate neuroni. I neuroni abitano nell'encefalo, nella sostanza grigia del midollo spinale (farfalla) e nei gangli.
Il neurone è una cellula composta da un soma e circondata da alcuni filamenti denominati dendriti e assoni. Per soma si intende il corpo cellulare del neurone, ovvero quella zona che racchiude il cervello della cellula, mentre i filamenti sono lunghi tentacoli che trasportano gli impulsi elettrici. Il corpo cellulare di un neurone è circondato da svariati dentriti ma può avere un solo assone e questa componente lo fa assomigliare ad una stella cometa (TAV. 3).
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TAVOLA 3 Esempio schematico di un Neurone |
I nervi spinali sono raggruppamenti di fili elettrici che hanno un punto di partenza (soma del neurone) e un punto di arrivo (muscolo o organo bersaglio).
Per quanto un nervo possa essere grande e lungo, ad esempio il nervo sciatico, esso non può produrre neuroni (a parte i gangli spinali) e non contiene cellule neuronali sparse qua e là. I nervi sono costituiti esclusivamente da fasci di assoni che viaggiano parallelamente ed eseguono gli ordini del loro soma.
I neuroni che trasmettono gli impulsi non entrano in contatto con quelli che ricevono tali impulsi (recettori) nonostante siano molto vicini. Questa separazione è denominata sinapsi.
All'interno del terminale assonico, in vescicole, è immagazzinato un neurotrasmettitore chimico che viene rilasciato nella sinapsi nel momento in cui giunge un impulso nervoso elettrico; questo neurotrasmettitore passa l'impulso al neurone immediatamente successivo legandosi ai recettori presenti nella membrana di quest'ultimo.
Il tessuto nervoso è supportato da una serie di cellule molto laboriose denominate cellule della glia; esse svolgono mansioni di sostegno, ricambio, nutrizione e difesa, più altre funzioni in fase di studio.
Le cellule connettivali sono invece cellule fibrose deputate al sostegno strutturale dei nervi.
Come abbiamo detto più volte, un nervo è formato da fibre nervose che viaggiano parallelamente proprio come i fili di rame in un cavo elettrico.
I nostri fili però sono molto più tecnologici e sofisticati poichè composti da lunghe catene di assoni e ogni assone è rivestito da una speciale sostanza grassa chiamata mielina.
La preziosa mielina si forma per opera delle cellule di Schwann che si avvolgono intorno agli assoni creando così un rivestimento di fondamentale importanza per l'isolamento degli assoni e la propagazione degli impulsi elettrici (TAV. 3 e 4).
Il raggruppamento di più assoni viene chiamato funicolo; l'associazione dei funicoli dà vita ad un fascicolo o fascio, e il raggruppamento di più fasci crea un tronco.
Ogni raggruppamento è protetto e separato da una membrana di tessuto connettivo: l'endonervio avvolge le cellule di Schwann, il perinervio avvolge i fascicoli, e l'epinervio avvolge i tronchi (TAV. 4).
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TAVOLA 4 Esempi schematici di Plessi e Tronco Nervoso |
Il plesso è un raduno di nervi spinali ( loro rami anteriori) destinati ad unirsi in un tronco (TAV. 4).
Nel corpo umano vi sono 7 plessi nervosi: cervicale, carotideo, brachiale, lombare, sacrale, pudendo e coccigeo... Ma sono sicuro che ai lettori di questo blog interessa soprattutto il plesso sacrale, fonte primaria del nervo sciatico. Però in alcuni testi c'è scritto che il nervo sciatico nasce dal plesso lombare... Lombare o sacrale?
Sono vere entrambe le fonti, infatti in nervo sciatico è un tronco nel quale confluiscono (anastomizzano) 2 nervi lombari e 3 sacrali.
Questo nervo è il tronco più grande del corpo umano. Ed è anche bello lungo! Per uscire dalla cavità pelvica deve superare il grande forame ischiatico ed il piccolo muscolo piriforme, dopodichè raggiunge la coscia e prosegue verso il piede emettendo rami sempre più piccoli (sia motori che sensitivi).
La componente motoria innerva i muscoli posteriori della coscia, parte del grande adduttore, tutti i muscoli della gamba e del piede; la componente sensitiva innerva la cute posteriore ed anteriore della gamba più tutta la cute del piede.
Questo lungo monologo è stato intitolato "L'Uomo Elettrico" in virtù del fatto che il sistema nervoso dell'animale-uomo è caratterizzato da un tessuto biologico altamente specializzato nel ricevere, elaborare e trasmettere segnali bioelettrici.
La lesione di un nervo può compromettere l'attività di un muscolo, di un organo, di un'articolazione.
Vi sono molte patologie riconducibili alle lesioni nervose: gravi, gravissime, reversibili e irreversibili ma qui cercheremo di dipanare una matassa abbastanza "leggera", quella relativa alle compressioni spinali.
E' risaputo che discopatie, stenosi, scivolamenti vertebrali e calcificazioni possono danneggiare alcuni nervi spinali e addirittura il midollo... ma quando la vittima sei tu, proprio non capisci fino a che punto ti devi allarmare.
Alcune persone colpite da ernia discale devono ricorrere all'intervento di asportazione dell'ernia per scongiurare la drammatica "caduta del piede", ma a fronte di tanta preoccupazione a volte il paziente non capisce come mai una semplice ernia comparsa sulla schiena possa causare la paralisi di un piede (così lontano) e perchè si debba intervenire tempestivamente.
Entro in punta di piedi in questo argomento, partendo da un altro arto.
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Schema dei principali dermatomi del corpo umano Azzurro: Cervicali Arancio: Dorsali Verdi: Lombari Rosa: Sacrali |
Se pieghiamo il braccio e appoggiamo il gomito su una superficie rigida, può capitare che la mano si addormenti e le dita diventino insensibili al tatto. Succede se restiamo in quella posizione per tanto tempo anche se nel gomito non vi sono grandi vasi sanguigni e non vi sono grandi muscoli, quindi non abbiamo bloccato nessun flusso venoso.
Sta di fatto che proprio in quel punto vi è il transito di un nervo e l'appoggio prolungato ha rallentato la comunicazione tra nervo e muscolo fino al blocco totale. Ecco il torpore alla mano, ecco le dita che perdono il tatto.
Il tutto si risolve velocemente dopo aver disteso il braccio.
I nostri muscoli possono funzionare se ricevono adeguati segnali bioelettrici consegnati loro tramite i nervi. Questi segnali sono piccole scariche elettriche che mettono in contatto l'encefalo con tutto il resto del corpo: ghiandole, muscoli, organi bersaglio, articolazioni.
Il muscolo che non riceve segnali per molto tempo, cercherà di arrangiarsi come può e risponderà formando del tessuto che però si rivelerà inutile.
Il muscolo diventerà fibrotico e perderà forza non a causa di un blocco venoso ma per la sospensione prolungata del segnale nervoso.
Torniamo all'interruzione di energia elettrica.
Se ad esempio un'ernia discale comprime e danneggia per lungo tempo una determinata radice spinale, può capitare che i muscoli del piede non ricevano più segnali di movimento e perdano la connessione col sistema nervoso periferico. Di conseguenza il piede diventerà debole e svolgerà parzialmente le sue funzioni.
Per capire se un problema motorio di questo tipo possa essere risolto, dobbiamo tornare al mio lampadario poiche questo blog non esisterebbe se nel 2011 io non mi fossi bloccata in cima ad una scala mentre pulivo appunto un lampadario. La scossa proveniva da un'ernia discale sbocciata all'improvviso e non dalla corrente elettrica domenstica, eppure ho scoperto che io e il lampadario funzioniamo allo stesso modo (della stessa sostanza della luce).
Abbiamo presente il cavo dei lampadari?
Io ne ho uno di robusta plastica bianca all'interno del quale vi sono altri due cavi dal diametro più sottile, uno in plastica blu e l'atro marrone. Tutte queste plastiche sono guaine isolanti che ordinano, avvolgono, proteggono, isolano i vari elementi e impediscono loro di toccarsi.
Ok, manca il filo di terra bicolore, ma procediamo.
Comparando gli elementi di un cavo elettrico ad un tronco nervoso, possiamo subito notare che entrambi gli elementi sono composti da tubicini sempre più sottili e numerosi.
Il cavo bianco del lampadario è paragonabile all'epinervio di un tronco nervso (che però ha altro colore);
i rivestimenti in plastica marrone e blu hanno le funzioni del perinervio, ovvero quella guaina nervosa che avvolge i fasci di assoni;
e poi vi sono i fili di rame veri trasmettitori dei segnali elettrici, che nel nostro lampadario nn hanno singoli rivestimenti mentre nell'animale uomo sono avvolti uno ad uno dalla mielina e poi da una membrana chiamata endonervio.
NB: Non esiste correlazione tra il numero di "tubicini" contenuti in un tronco nervoso con quelli di un cavo elettrico, idem per quanto riguarda il loro colore. Ciò dipende dal tipo di nervo e ovviamente dal tipo di cavo elettrico che stiamo immaginando, quindi le tavole qui allegate sono solo esempi schematici.
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Tronco Nervoso (Esempio schematico) |
La funzionalità dell'intero cavo può essere compromessa se subisce danni alle guaine, ai fili di rame, o a tutto il suo insieme.
Per neuroparassia si intende una lesione dei rivestimenti nervosi.
Può succedere che un nervo subisca traumi e compressioni tali da lesionare i suoi rivestimenti (sport, incidente stradale, ernia del disco), e può capitare che tali lesioni rallentino per molto tempo la connessione tra sistema nervoso e muscoli, causando flaccidità nell'area rimasta senza "segnale".
Tale disfunzione viene chiamata neuroparassia ed è relativa a lesioni di lieve entità; il recupero motorio è infatti possibile entro 4 - 12 settimane poichè gli assoni sono in grado di moltiplicarsi. Ciò è possibile anche perchè i muscoli rimasti senza corrente emettono dei veri e propri SOS chimici e questi segnali hanno la funzione di stimolare i nervi affinchè emettano nuove branche. La neuroparassia è quindi presente laddove vi sia un danno ai rivestimenti nervosi e non alle fibre assoniche in essi contenuti (fili di rame).
Siamo in presenza di una assonotmesi, quando a subire un danno sono gli assoni (fili di rame) mentre i rivestimenti circostanti rimangono integri.
Questa situazione è reversibile poichè la componente assonale è in grado ricrescere ed il nervo può ricongiungersi alle cellule muscolari... Ma è assai probabile la formazione di cicatrici all'interno dell'assone (neuroma cicatriziale).
La ricrescita dell'assone spesso è inibita proprio da queste cicatrici ed il tempo è un fattore importantissimo per un buon recupero motorio:
1) la causa dell'assonotmesi va individuata e gestita velocemente
2) gli organi colpiti da assonotmesi impiegano molto tempo per recuperare le loro funzioni
3) cercare un Centro specializzato nella cura dell'assonotmesi e/o rimuovere l'eventuale massa che impedisce il fluire degli impulsi nervosi lungo il "cavo elettrico" interessato.
Se un muscolo rimane privo di segnale per troppo tempo vi è il rischio che diventi fibrotico e provocare serie limitazioni come avviene in caso di "piede cadente", una situazione invalidante causata da compressione nervosa. Il recupero richiede tempo, anche 24 mesi, e l'esame clinico indicato per valutare il grado della lesione nervosa si chiama elettromiografia.
Le persone vittime di assonotmesi possono anche richiedere intervento chirurgico, ma la situazione è da valutare in base in base al numero di assono interrotti e quantità di cicatrici formate.
Un assone interrotto comincia a ricrescere dopo 2-4 settimane, quindi ogni tipo di recupero necessita di pazienza, fiducia e... tempi adeguati.
La neurotmesi è la competa interruzione anatomica dell'assone e di tutto il tessuto connettivo circostante. Questo è il tipo più grave di lesione nervosa e non ha nessuna possibilità di recupero spontaneo. Un nervo amputato non si può rigenerare ed il muscolo bersaglio subirà una perdita motoria, sensitiva e trofica. La rigenerazione nervosa è possibile solo dopo revisione chirurgica e sutura dei corpo nervosi sezionati.
Psicologia dell`Ernia al Disco e Sciatalgia
Quando poi il vostro amato o la vostra adorata uscirà dalla vasca per sdraiarsi sul talamo, provvedete voi alla pulitura della stanza da bagno. Grazie.