Pagine

sabato 29 giugno 2024

Dell' Ernia del Disco e della Sciatalgia


Si informano i cacciatori di visualizzazioni e i ladri di articoli che il presente post è frutto di una esperienza personale e nessuno può ripubblicare parte del testo. 
I post di Anna Bellini possono comparire solo su www.annabellini.it e www.nutrellaecalmomilla.it.
Inoltre si specifica che la scrivente non è un dottore ma fiera portatrice di ernia discale e da essa partiamo.
Buona lettura.


Esempi schematici di impianto schienale sano
e ramificazione nervi periferici

Primo stop: l'ernia del disco

Tra una vertebra e l'altra del nostro rachide ci sono dei cuscinetti che fungono da ammortizzatori e permettono alla colonna di molleggiare.
I dischi (cuscinetti) hanno una consistenza fibrosa e al loro interno vi è un nucleo gelatinoso che in talune circostanze può migrare e confluire in piccole appendici, ovvero le ernie del disco.

Di tutto e di più

L'ernia del disco non può essre riassorbita. Può ridursi un poco per deidratazione naturale del disco ed è possibile che possa "rientrare" parzialmente grazie a particolari esercizi di fisioterapia, ma detti esercizi possono funzionare solo in alcuni rari casi. 
Questo per quanto riguarda l'ernia discale "contenuta" all'interno del disco.
Quella "espulsa" è destinata a seccare poichè perde il contatto con il nucleo gelatinoso di cui è figlia e può anche scomparire qualora intervengano gli agenti spazzini del nostro organismo... Ma i tempi sono lunghissimi e vi è anche il rischio che si calcifichi che non è una bella cosa soprattutto per gli elementi confinanti.
Ernia espulsa ed ernia migrata spesso sono sinonimo di grossa ernia e data la loro pericolosità  è meglio intervenire chirurgicamente.

Tutte le ernie sono pericolose quando comprimono fortemente un nervo spinale ed ostacolano il passaggio dei segnali nervosi destinati a muovere una determinata parte del nostro corpo: muscoli, articolazioni, ghiandole, organi bersaglio.
Le ernie discali che si formano nel tratto Lombo-Sacrale possono limitare gravemente la trasmissione dei segnali bioelettrici che muovono gli arti inferiori e per valutare eventuali deficit in corso (causa sospetto "piede cadente"), il paziente dovrebbe effettuare un esame clinico che si chiama elettromiografia.
Per capire meglio cosa sia la "sindrome del piede cadente" consiglio di svolgere una ricerca sugli argomenti neuroparassia e assonotmesi oppure vedi il post intitolato "L'Uomo Elettrico" in questo sito www.annabellini.it.

Può tornare un'ernia contenuta all'interno del disco se non asportata chirurgicamente?
In realtà non se n'è mai andata anche se non vi è più sciatalgia.
Può tornare un'ernia che si è dissolta da sola? E quella asportata chirurgicamente?
Il rischio recidiva è sempre alle porte.

Secondo stop: la sciatalgia

Come antipasto, una perla di saggezza tratta da www.brunofausili.com dove si spiega che il dolore sciatico è causato dalla "congestione" dei flussi ematici, nervosi e nutritivi a ridosso del nervo alterato, tanto da provocare un edema intraradicolare (fonte del nervo).

La compressione di una radice nervosa non produce necessariamente dolore.
E' necessario che la radice nervosa sia irritata affinchè una COMPRESSIONE o uno STIRAMENTO causino l'insorgenza del dolore.
Una fitta rete di micro capillari a spirale ed il liquido cefalo rachidiano, forniscono alla radice spinale i nutrienti necessari per svolgere le sue funzioni.
L'evento meccanico compressivo sulla radice nervosa determina l'alterazione della barriera emato-nervosa capillare portando alla formazione  di EDEMA INTRARADICOLARE (gonfiore con ristagno sieroso).
L'ambiente microchimico delle fibre nervose a questo punto risulta marcatamente alterato e la radice nervosa diviene irritabile, ossia risponde allo stiramento e alla compressione  con produzione di dolore.

Esempi schematici di ernia discale su radicola spinale
e scoliosi antalgica (blocco antalgico)

Torniamo a noi.
Le ernie che più comunemente disturbano il nervo sciatico sono quelle che si formano negli spazi intervertebrali L5-S1 ed L4-L5 (L= Lombare, S= Sacrale)... Ma anche le L3-L4 non scherzano.
La loro caratteristica è certamente quella di causare fortissime irritazioni e dolori al nervo spinale compresso... ma non solo; in alcuni sventurati casi si possono presentare terribili sofferenze fino a metà schiena e più giù all'osso sacro.
Il pacchetto "gamba più schiena infiammate" prende il nome di Lombosciatalgia.
Tramite TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN meglio se effettuata con liquido di contrasto), molte vittime della sciatalgia  scoprono che nella loro colonna vi sono più ernie e protrusioni abbastanza sopportabili poichè non tangenti radici nervose.
La protrusione è una rottura interna al disco che causa una dilatazione del disco stesso (bulging discale) e può scatenare gli stessi tormenti di un'ernia.

Come già detto, le discopatie più invalidanti sorgono e sporgono negli spazi intervertebrali L5-S1, L4-L5, L3-L4, e può capitare che dopo l'asportazione chirurgica di un'ernia, il paziente soffra per l'ingombro causato dalla cicatrice su nervo sciatico.

E veniamo a me.
Era il 21 giugno 2011 quando una banale torsione del busto mi bloccava in cima ad una scala mentre pulivo un lampadario.
Era un'ernia discale L5-S1 e tutt'ora ce l'ho (13 luglio 2017 ultimo aggiornamento).
Ma camminavo lo stesso perchè dovevo, quindi la mia schiena passò al piano B, dove B sta per BLOCCO ANTALGICO.
Accadeva infatti, che dopo un mese dalla comparsa dell'ernia e io non mi rassegnavo a stare ferma, la muscolatura della fascia lombare si incurvò paurosamente verso sinistra obbligandomi a "camminare" con le stampelle per poterla sorreggere: ero intrappolata in un busto invisibile tutto storto a causa di una SCOLIOSI ANTALGICA vertiginosa (vedi immagine in alto).
Ecco i commenti dei dottori di fronte all'antalgico blocco:
1) Signora, si sforzi di camminare diritta!
2) Deve farsi operare altrimenti non guarirà mai!
3) Lei ha una schiena orribile!

Braccia rubate all'agricoltura.

Si sforzi di camminare diritta

L'ho fatto per una settimana e seguendo questo consiglio del cavolo sono ulteriormente peggiorata.
La mia schiena ci aveva messo sei milioni di anni per trovare quella soluzione ed io avevo sfidato a sua saggezza cercando di raddrizzare il busto.
Nello specifico il mio rachide si era incurvato per aprire le fauci di L5 ed S1 e decomprimere la radice del nervo spinale pizzicato, quindi non vi era nulla da correggere (scoliosi antalgica).
Ma io mi ero accartocciata su me stessa e quella condizione mi aveva gettato nella desolazione più totale, motivo per il quale assecondai un medico pagato profumatamente che mi consigliava di camminare il più dritta possibile. E rideva pure.
Non lo avessi mai fatto. La mia schien incurvò e irrigidì ancora di più.
Di tutti i medici che mi hanno visitato non ce n'è stato uno che sia stato in grado di dirmi:
"E' tutto OK, assecondi la sua schiena e guarirà più in fretta".

Deve farsi operare altrimenti non guarirà mai

L'ernia del disco si forma quando il disco (cuscinetto) si destruttura e collassa.
Le cause: usura, sovraccarico, una torsione improvvisa, uno sforzo eccezionale.
Ci sono signore che espellono le ernie durante le fatiche del parto e penso sia bruttissimo per queste mamme non poter godere appieno del proprio neonato poichè paralizzate dalla sciatalgia!
Le infiammazioni provocate da ernie Lombo-Sacrali generano fortissimi dolori lungo la gamba del nervo pizzicato causando situazioni di invalidità che durano dalle tre settimane ai tre mesi (fase acuta). Poi altri tre più tre per uscirne davvero.
Come già detto, queste sciatalgie possono trasformarsi in lombosciatalgie se il dolore si amplia fino a metà schiena e più giù all'osso sacro. 
A me toccò la situazione più atroce, ciè l'ernia paramediana che comprime il sacco durale (rivestimento del midollo e cauda equina). Il dolore urente si propagava da collo a collo, ciè dalla prima vertebra cervicale fino al collo del piede.

I pazienti colpiti da tale sventura soffrono anche causa la superficialità di alcuni medici.
Spesso le informazioni sono scarse, confuse e contraddittorie: operazione sì/operazione no, cortisone sì/cortisone no, movimento sì/movimento no. Idem amici e parenti, mannaggia a loro!
L'asportazione chirurgica di un'ernia viene praticata solo nel 10% dei casi e cioè quando la stessa è talmente grande da bloccare il segnale nervoso da cervello ad arto inferiore, col rischio di causare la temutissima "caduta del piede".
L'ernia piccola va tollerata con pazienza e nell'attesa che la radice nervosa  da essa colpita si sfiammi, è necessario trovare una cura quasi sempre farmacologica, con la quale gestire la flogosi e relativo dolore (terapia conservativa).
A tale scopo la vittima dovrà idividuare i farmaci antinfiammatori e/o antidolorifici  più adatti alla propria situazione e nella fase acuta del dolore dovrà evitare di muovere la gamba interessata.
Il paziente non è obbligato a soffrire in eterno poichè vi sono medici favorevoli all'intervento chirurgico anche se non vi è rischio di piede cadente. 

Lei ha una schiena orribile

E parliamo un po' di farmaci, finalmente!
Notizia buona: le algie del nervo sciatico si possono curare con terapie farmacologiche.
Notizia cattiva: il paziente deve capire da sè quale farmaco lo può aiutare veramente con minori effetti collaterali. 
DA SE' non vuol dire FAI DA TE. Da se' vuol dire che il malato deve monitorare se stesso dopo l'assunzione di un farmaco e capire se ne sta riceendo un beneficio, soprattutto se è un farmaco per lui nuovo.
Per questo, dopo l'assunzione sarebbe utile fermarsi e riposare almeno un'oretta. Testare un farmaco e mettersi subito in movimento è una pratica controproducente, è come insegnare al nosrto organismo che quella sostanza non è importante anzi va contrastata. Doppio danno.

I farmaci più comunemente usati per questa patologia sono: Brufen e Moment, Ketoprofene e Okitask, Tachidol, Tachipirina, Contramal, Bentelan, Muscoril e Voltaren, Lyrica (Vedi il post: "Ernia del Disco e Sciatalgia" qui su www.annabellini.it per valutare la loro categoria ed eventuale mutuabilità).
Un paio di questi fuzionano sicuramente, parola di sopravvissuta, ma è indispensabile assumere sempre e comunque un farmaco gastroprotettore es. Lansoprazolo.
In caso di fortissima sciatalgia ricordare che:
Un farmaco che allevia il dolore per due ore può essere considerato efficace, se allevia il dolore per quattro ore è un farmaco miracoloso.
Generalmente una terapia farmacologica per la sciatica si compone di: 1 farmaco antinfiammatorio, 1 farmaco antidolorifico, 1 gastroprotettore, 1 integratore neuroprotettivo.
NB: I farmaci vanno assunti sotto stretto controllo medico e dopo aver letto attentamente le istruzioni d'uso. Inutile stordirsi con alcoolici et similia: a farne le spese sarà il fegato già tartassato. Per quanto una persona stia soffrendo e non riesca avedere la fine del tunnel, prima o poi tutto passerà... Coraggio dunque, miei prodi!

Il momento migliore per guarire è la notte, periodo in cui siamo autorizzati a stare fermi, quindi sarebbe utile sottoporsi a punture e altri medicamenti, prima di andare a dormire anzichè prima di lavare i piatti!
Il massimo sarebbe imparare a farsi le punture da soli e smettere di rompere le scatole alla vicina di casa ex infermiera.
Povera vecchina, ha lavorato una vita, lasciamola in pace almeno la notte! Su Internet ci sono fior di istruzioni, basta cercare "Video iniezioni sul sedere". Mai al centro della chiappa altrimenti si becca il nervo sciatico.
Già, perchè il dolore sciatico o oschiatico non cessa nenache a letto. La maggior parte delle persone deve giacere su un fianco, quello col nervo sciatico sano, e posizionare un cuscino fra le ginocchia.
Dormire è importantissimo perchè durante il sonno il nostro fisico si rigenera ed il farmaco che abbiamo assunto prima di coricarci raddoppia il suo effetto.
Ogni caso è un caso a sè ed ogni persona necessita di una terapia personalizzata quindi non stupiamoci se ad esempio il Bentelan (cortisone) non funziona mentre su tizio e caio  ha sortito miracoli.
Possono quindi deludere anche le famose infiltrazioni peridurali a base cortisonica e altri terapie antalgice del dolore (non so dove infilare l'ago, lei ha una schiena orribile).

Piccoli consigli

Studiare la schiena.
Munirsi di stampelle ed usarne solo una.
Fare forza sulle braccia per alzarsi da letto, sedia, poltrona.
Eseguire TAC o RMN il piu presto possibile e soprattutto prima che sopraggiunga un eventuale blocco antalgico in presena del quale è assai difficile giacere perfettamente supini e immobili dentro lo scafandro.
Ripetere mentalmente: Io sto bene e il mio corpo sta bene, Io Sono Luce, Io Sono Amore, Io Sono.


martedì 3 ottobre 2023

Nicetile 500 a cosa serve




Nicetile 500 mg è un integratore alimentare ad azione neuroprotettiva. Viene indicato nel trattamento di lesioni o stati infiammatori dei nervi periferici.
Non è mutuabile. Solo in farmacia con ricetta ripetibile (in teoria).
Sono giunte testimonianze relative a reazioni allergiche (vedi commenti).

Due parole per definire questo integratore: Bruciagrassi Energizzante.

Spiegazione semplice: I grassi contenuti in alcuni cibi possono diventare un valido carburante per il nostro organismo e l' ACETIL L-CARNITINA (principio attivo di Nicetile) incentiva il metabolismo di detti grassi. Ne consegue una maggiore efficenza fisico-mentale e migliorete capacità "riparative".





Fino a qualche tempo fa i navigatori giungevano in questo blog dopo aver digitato "Bentelan, Muscoril e Voltaren", ma oggi le mie statistiche rivelano che "Nicetile" è l'argomento più indagato. 
Ed essendo questo un sito dedicato alle persone colpite da ernia del disco e sciatalgia, probabilmente molte di loro sono state consigliate da un medico...
Ma perchè chiedere informazioni ad un computer e non al medico di cui sopra?
Il dottore era di fretta?
Hai trovato la confezione a casa del tuo fidanzato e siccome c'è del blu pensi che sia Viagra?

Spiacenti, non è Viagra, ma però... 
Nicetile è un integratore dietetico distribuito da SIGMA-TAU disponibile in compresse gastroresistenti, polvere per soluzione orale e soluzione iniettabile.
Il suo principio attivo è la ACETIL L-CARNITINA (conosciuta anche come LEVACECARNINA o ALCAR). 
ALCAR è una forma acetilata della L-CARNITINA, un ammonio derivato da due aminoacidi, la LISINA e la METIONINA.

A COSA SERVE NICETILE o ALCAR o ACETIL L-CARNITINA?

Nei soggetti adulti, ALCAR è utilizzata per il trattamento di:
- NEVRITI (infiammazioni dei nervi), generate da lesioni meccaniche traumatiche dirette e indirette,  compressive e infiammatorie;
- per lesioni e/o infiammazioni TRONCULARI (es. nervo sciatico);
- lesioni RADICOLARI (danneggiamento delle radicole nervose).
La molecola trova utilizzo in clinica come coadiuvante nel trattamento delle vasculopatie cerebrali.
Gli effetti neuroprotettivi della somministrazione di ALCAR sono stati dimostrati in modelli di ischemia dei ratti e nel trattamento di danni al sistema nervoso periferico. 
Alcuni studi hanno evidenziato possibili effetti neuroprotettivi anche nei pazienti con malattia di Parkinson. E' stato anche accertato che ALCAR accresce la motilità degli spermatozoi.

Esempi schematici di Plesso Sciatico e Tronco Nervoso

Esempio schematico di Radicole in sezione midollare

ALCAR o ACETIL L-CARNITINA viene sintetizzata nei mitocondri a partire dalla CARNITINA (i mitocondri sono organuli contenuti nelle cellule ed hanno la funzione di trasformare gli alimenti in energia).
Nel nostro organismo la carnitina viene sintetizzata nel fegato e nei reni a partire da due aminoacidi (lisina e metionina) in presenza di vitamina B6, Vitamina C e Ferro. Essa promuove la normale crescita e lo sviluppo. E' presente soprattutto nelle carni e nei prodotti caseari e a questo deve il suo nome.
In commercio sono disponibili due metaboliti della carnitina: la PROPIONIL CARNITINA e l'ACETIL L-CARNITINA.
- La PROPIONIL CARNITINA è indicata nel trattamento delle arteriopatie obliteranti degli arti inferiori (claudicatio intermittente) e nel trattamento dell'insufficienza cardiaca congestizia per aumentare la tolleranza sotto sforzo.
- L'ACETI L-CARNITINA è il NICETILE con cui abbiamo iniziato questa piccola ricerca e per noi dell'ernia al disco potrebbe svolgere azione riparativa/antiossidante sulle radici spinali lesionate da ernia, cicatrici e stenosi.
Sappiamo tutti che Nicetile è un "agonista della funzione mitocondriale", ma cosa vuol dire?

Professione Mitocondrio

I mitocondri sono organuli generalmente di forma allungata che si si trovano nel citoplasma delle nostre cellule.
Questi elementi sono dei laboratori che trasformano il carburante da noi ingerito (ossigeno e cibo) in energia.
Ma insieme alla produzione di energia necessaria al funzionamento delle cellule, vi è anche la produzione di radicali liberi, ovvero sostanze tossiche destinate a distruggere il DNA mitocondriale.
Si presume che 1,5 miliardi di anni fa, il mitocondrio fosse un batterio incorporato da una cellula primitiva e per questo motivo abbia mantenuto un suo DNA personale. Adamo ed Eva?
Diversamente dal DNA nucleare, quello mitocondriale è privo di un efficace sistema di riparazione e come accennato non può sfuggire agli attacchi di certe sostanze ossidanti prodotte dagli enzimi contenuti nei mitocondri stessi.
L'obsolescenza programmata del nostro fisico prevede che l'essere umano possa vivere al massimo fino a 120 anni e ciò è stato stabilito in base alla tenuta del DNA mitocondriale che può essere frantumato fino ad un certo limite.
Il decadimento fisico è allarmante quando si concentra sugli organi vitali quali muscolo cardiaco, fegato, reni e sistema nervoso. Le cellule di questi organi sono grandi consumatrici di energia ed è indispensabile che nel loro laboratorio mitocondriale tutto funzioni bene... Nonostante la regolare emissione di sostanze ossidanti.
Le attività enzimatiche che si svolgono all'interno del mitocondrio prendono il nome di "Catena Respiratoria Mitocondriale".
E ora torniamo all'agonosmo mitocondriale.
Un valido sostenitore o agonista dell'attività mitocondriale, è l'acetil l-carnitina, principio attivo dell'integratore Nicetile nonchè protagonista di questa disamina del tutto personale.
L'acetil l-carnitina o ALCAR facilita il metabolismo degli acidi grassi che giungono alle cellule e vengono trasformati in energia all'interno dei mitocondri.
La rapida trasformazione degli acidi grassi  in energia dona più funzionalità alle cellule e stimola i vari metabolismi del corpo umano, incluso quello anti diabete.
L'aceti l-carnitina viene anche utilizzata per perdere peso poichè gioca un ruolo importante nel metabolismo dei lipidi, tuttavia va ricordato che ALCAR non è un carburante in pillole quindi non deve sostituire la normale alimentazione; ALCAR o aceti l-carnitina è un agente che aiuta il metabolismo di alcune sostanze.
Al fine di non alterare gli equilibri metabolici dell'organismo è quindi consigliabile non assumere questa sostanza in dosi esagerate.
L'acetil l-carnitina è anche in grado di eliminare i frammenti beta-amiloide, sostanze di scarto prodotte dal nostro cervello, e tale pulizia è fondamentale in presenza di malattie neurologiche degenerative precoci quali Parkinson e Alzheimer.

 

Nicetile è un integratore alimentare molto famoso ed anche misterioso. Non si sa bene come pronunciarlo e non si sa neanche bene perché il medico ce lo abbia prescritto. Ma funziona? Per favore non andiamo a rivangare tutta la questione dei mitocondri che vengono stimolati eccetera eccetera eccetera. Cerchiamo "semplicemente" di capire se funzioni o meno.


Quando io penso al Nicetile mi vengono in mente quei concimi per le piante che fanno resuscitare anche le scope di saggina. 
La nostra pianta può essere malata e sofferente ma con poche gocce di quel concime universale si riprende magicamente.
Certo non abbiamo curato la sua malattia che probabilmente si ripresenterà, ma almeno le abbiamo dato un po'di forza per reagire.

Nicetile è molto più di questo infatti ha addirittura tre destinazioni d'uso:
- sistema nervoso
- dieta
- sport.
Il suo principio attivo è l'acetil l-carnitina (ALC) che ha riconosciute virtù energizzanti, psicostimolanti ed antiossidanti.
ALC ripara i nervi perché li nutre, fa dimagrire perché brucia i grassi e bruciando i grassi crea energia pulita per il corpo e la mente.

Nicetile è un integratore alimentare che viene venduto dietro prescrizione medica e non è mutuabile. Idem il suo omologo Branigen che però non richiede ricetta.
Vi sono persone che ritengono questi prodotti molto utili e persone che ne sono rimaste deluse.

In merito alle tre destinazioni d'uso: sistema nervoso, dieta e sport, la più nobile è sicuramente la prima infatti il principio attivo ALC è di aiuto alle persone affette da SM, SLA, morbo di Parkinson e di Alzheimer, neuropatie da chemio, ridotte capacità cognitive, polineuropatie diabetiche, problemi di memoria e al tono dell'umore.
Oltre alle virtù psicostimolanti ed energizzanti vi sono quelle neuroprotettive (ovviamente), infatti ALC può integrare le terapie consigliate in presenza delle seguenti algie:
 
- cervicalgia e sindrome vertiginosa dovuta a contrattura nervi cervicali
- nevralgia del nervo trigemino
- glaucoma
- brachialgia
- tunnel carpale e cubitale
- sciatalgia, neuropatia del pudendo, sindrome del piede cadente
- parestesie e atrofie dei nervi
- spasmi e contratture
- fibromialgia
- sindrome Guillaume-Barre'
- disfunzioni erettili e infertilità maschile.

In questo Blog è già stato trattato l'argomento Nicetile, infatti vi è un Post intitolato "Nicetile 500 a cosa serve".
A suo tempo fioccarono un sacco di commenti interessanti ed alcuni di essi suggerivano integratori paragonabili al Nicetile o addirittura più completi. Un vero successo di cooperazione... e di pubblico.
Tanti prodotti e tre principi attivi ricorrenti:
- Acetil l-carnitina (ALC) : metabolismo dei grassi, neuroprotettore e antiossidante
- Acido alfa lipoico (ALA) o acido tiottico: metabolismo degli zuccheri, neuroprotettore antiossidante
- Vitamine del Gruppo B: nutrimento nervi

Ho rielencato in ordine alfabetico gli integratori alternativi a Nicetile segnalati in questo Blog www.annabellini.it e ricordo che nel Post "Nicetile 500 a cosa serve" si possono leggere le opinioni di coloro che hanno gentilmente segnalato.

ALANERV, neurotrofico (acido alfa lipoico ALA, acido gamma linoleico, honokiolo, vitamine Gruppo B)

ALGOCUR, dolore nocicettivo acuto e cronico, antiossidante (curcumina e piperina)

ANEDOX, neuroprotettivo antiossidante (acido alfa lipoico ALA)

ASSONAL, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, citicolina, vitamine Gruppo B)

BENADON, nevriti e malnutrizione, tubercolosi, etilismo, radioterapia (piridossina cloridrato, vitamina B 6)
BETOTAL, energizzante (vitine Gruppo B)

BRANIGEN, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC)

CEFALT, energizzante pro sistema neuromuscolare (magnesio bisglicinato, l-triptofano e boswellia serrata, vitamine D3 B3 e B2)

COMBINERV, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, SOD e vitamina B12)

MAG 200, decontratturante miorilassante (magnesio pidolato)

NEYRON, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, cloridrato, vitamine Gruppo B)

NEUROMET, metabolismo cerebrale, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, vitamine Gruppo B)

NEURONORM, neuropatie meccaniche e metaboliche (DHA, acido alfa lipoico ALA, vitine C ed E)

NERVAX, neuroprotettore ricostituente (curcuminoidi, Acetil l-carnitina ALC, vitamine B6 e B12)

NUROXX, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, vitamine B1 B2 B6 B12)

NEVRALCAR, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, vitamina B6 e selenio)

PEANASE, nevriti (PEA, acido alfa lipoico ALA, vitamina D3)

PROACTION FLEX AID ,dolori articolari (glucosamina, condroitina, MSM, acido ialuronico, vitina C, bosweilla, artiglio del diavolo)

TIOBEC, antiossidante, disintossicante, pro metabolismo zuccheri (acido alfa lipoico ALA)

TOP BRAIN, metabolismo energetico del sistema nervoso (Acetil l-carnitina ALC, coenzima Q10, niacina, vitamine Gruppo B, fosforo, cromo)


Discopatie e Lombalgie





Nel mezzo del cammin di questa vita
mi ritrovai per una selva oscura
e mi dovetti chiedere: Come mai la mia curva alla Belen non è più tale?
Che fine ha fatto? Capita ad ogni fiero possessore di ernia discale o solo a me?
Dicesi "curva alla Belen" una pronunciata lordosi lombare o sexy arcata schienale...


In principio furono l'ernia del disco e le sciatalgie.
Il 12/12/'12 è uno dei giorni più belli della mia vita, sono di nuovo diritta!
Ho sconfitto anche la seconda sciatalgia e finalmente posso camminare a testa alta.
Però c'è qualcosa che non va.
Quando al mattino mi guardo allo specchio mezza nuda, mi vedo strana. Sono bella diritta, grazie al Cielo, però... ho l'impressione di avere il busto più corto di prima.
Il dubbio diventa una certezza quando decido di misurarmi e scopro che nella mia altezza c'è un ammanco di 5 cm. Ero 172 e adesso sono 167 cm.
Non ci posso credere! E' tutta la vita che sogno di essere più bassa e finalmente il miracolo è avvenuto!
Anvedi la forza del pensiero...
Ed un attimo prima che io mi chieda il perchè di tutto ciò, nella mie mente è già arrivata una risposta:
i dischi si sono rimpiccioliti all'unisono per rimpicciolire le ernie del passato, del presente e del futuro. Hai sofferto abbastanza.
Ringrazio il dottore che è in me e vado avanti (o indietro) poichè è giunta l'ora di tornare sui banchi di scuola.
Ma prima di cominciare, il mio pensiero corre ai banchetti delle scuole elementari troppo piccoli per una bambinona come me... e che dire della maestra che mi metteva sempre all'ultima fila?
Bè, almeno mi allungavo un po' per vedere la lavagna.

LEZIONE N° 1

La Colonna Vertebrale è formata da: Legamenti Spinali, Vertebre, Muscoli Vertebrali e Unità di Controllo Neuromuscolare.
I dischi intervertebrali sono anche definiti strutture legamentose poichè collegano una vertebra all'altra  in modo flessuoso e stabile.
Di tutta la colonna, il disco è l'organo che si usura per primo.
Formato in prevalenza da acqua e collagene, viene nutrito dai vasi circostanti l'anello fibroso e dai vasi dei corpi vertebrali.
Un disco resta elastico ed in buona salute se può comprimersi e decomprimersi ad intervalli regolari (vedi: azione di perfusione). La persona che passa troppe ore in piedi o seduta nella medesima posizione, ogni tanto dovrebbe fare una camminatina o qualche esercizio di stretching per decomprimere i dischi e riattivare il loro sistema idraulico. Troppa staticità causa ristagno e precoce usura, in poche parole l'artrosi discale.
I dischi che si sciupano per primi sono quelli della fascia lombare e cervicale, ovvero i più performanti.
Quando inizia il processo di usura, essi perdono elasticità, si dilatano e compaiono delle vere e proprie crepe sia all'interno del nucleo che nell'anello fibroso (fissurazioni).
Nuove dimensioni producono nuove aderenze, sicchè le strutture confinanti, se sollecitate gradualmente, possono invadere il disco malato con vasi sanguigni e fibre nervose create appositamente per la nuova comunione.
Da organo non innervato, il disco artrosico diventa così anche innervato e cominciano i primi mal di schiena (lombalgie). Sarebbe già il caso di cercare un buon fisioterapista e smettere immediatamente di fumare. Dire sì a tutto ciò che è antiossidante.
Il disco che solitamente si usura per primo è quello frapposto tra il tratto Lombare e il tratto Sacrale della colonna, mi riferisco all'eroico disco L5-S1. Oltre ad essere l'ultimo, si trova in uno snodo di grande responsabilità e deve garantire la stabilità di una bella curva impegnativa: la lordosi lombare.
Se questo disco equilibrista dovesse erniare o prolassare, la colonna comincerebbe a sbilanciarsi da qualche parte e a farne le spese sarebbe il disco più prossimo, cioè il vice-martire L4-L5. E via discorrendo.
Ecco perchè molte risonanze magnetiche della colonna recitano: "Ernia discale in L5-S1 e protrusione in L4-L5".
Ma può accadere anche l'incontrario.

E VIA DISCORRENDO

A volte li vedi camminare a testa bassa, con un braccio dietro la schiena, con una "magliettona" anche in piena estate...
Siamo noi, quelli che hanno perso la curva e la XXXL ci serve per camuffare...
Non a caso nelle nostre risonanze non manca mai la dicitura: "Riduzione della fisiologica lordosi".
E cammina cammina... ogni tanto ti senti dire: "Cammina diritto se vuoi guarire!"
Ma che ci possiamo fare se il pigia-pigia vertebrale è rimasto senza dischi?
"Siediti diritta e smettila di mettere quelle maglie puffose!"
Ci ho provato e sono cominciati i colpi della strega, terribili, su tutta la colonna, anche da ferma, anche...
Dicesi Colpo Della Strega (CDS) quella scarica elettrica molto dolorosa che ti paralizza la schiena mentre stai facendo i beati fatti tuoi. Arriva quando meno te l'aspetti e proprio x questo non la puoi prevenire. Ebbene a me è capitato di inchiodarmi anche mentre dormivo.
E via discorrendo ho smesso di camminare diritta quando ho scoperto l'esistenza delle faccette articolari. Faccette... che?
Le faccette sono le vere articolazioni del rachide, quelle che reggono l'impianto schienale, e quando i dischi si usurano, le poverine non si incastrano più a dovere.
Per loro era facile reggere la schiena quando i dischi erano belli tonici e turgidi; poste tra una vertebra e l'altra potevano articolare un rachide bene ammortizzato, ma ora che i dischi si sono sciupati ed appiattiti, tutto il peso grava su di loro.
Giorno dopo giorno si sono scombinate, infiammate, affaticate finchè all'improvviso ti accorgi che le faccette lanciano freccette!


Se per caso una mattina ti svegli ed hai la sensazione di avere 100 Kg sulle spalle, meglio che non ti alzi. Questa brutta sensazione identifica una infiammazione che si chiama sindrome delle faccette articolari lombo-sacrali e ti avvisa che qualcosa non va.
Poco fa abbiamo detto che i dischi usurati si assottigliano e si allargano. Se al loro interno si è creata una grossa crepa (protrusione), il nucleo di un disco potrebbe migrare tramite essa e formare un'ernia.
Quando un disco si assottiglia, la vertebra superiore e quella inferiore sono destinate ad avvicinarsi... e qui cominciano i problemi seri, senza nulla togliere alle sciatalgie!
Grossolanamente la vertebra si compone di:
- un corpo vertebrale per contenere il disco intervertebrale,
- un foro vertebrale per il passaggio del midollo spinale,
- le apofisi per alloggiare i muscoli erettori della schiena.

PIGIA-PIGIA VERTEBRALE

Torniamo al disco artrosico.
Ogni vertebra possiede due faccette concave e due faccette convesse atte a ricevere altre due faccette convesse e concave. Questi sodalizi articolari sono i PERNI di tutto il rachide, la parte di vertebra che non si può abbassare.
Alle estremità delle faccette articolari vi sono delle capsule legamentose ben vascolarizzate ed innervate che contengono dei sensori nervosi chiamati meccanorecettori. Per la precisione, le faccette articolari sono la parte più innervata di tutta la colonna, capace di esprimere grande dolore.

Quando un disco si assottiglia, il corpo vertebrale superiore tende a scivolare verso il lato in cui il disco è maggiormente usurato; questa instabilità crea un incontro sfalsato tra faccette concave e convesse le quali cominceranno a degenerare ed infiammarsi.
Molte persone afflitte da lombalgia cronica (15 - 40%) soffrono a causa delle faccette articolari fuori sede, però non lo sanno. Ignare di tutto, continuano ad incolpare la solita ernia del disco che come al solito si è risvegliata. Di nuovo!
Ma torniamo alle faccette vertebrali, queste sconosciute.
Ecco alcuni sintomi legati alla sindrome delle faccette articolari vertebrali ed in particolare a quelle lombo-sacrali: dolore all'inguine, dolore metre si inarca all'indietro la schiena, dolore durante la rotazione del busto, aggravamento del dolore quando si resta in piedi o seduti per parecchio tempo, difficoltà ad alzarsi dal letto e dalla sedia, miglioramento a letto, rigidità della colonna, addio curva alla Belen.
Ora che ho scoperto l'esistenza delle faccette articolari ho capito che mi sono accorciata di 5 cm. perchè la mia schiena si sta incurvando dall'altra parte. Alcune vertebre si sono abbassate laddove i dischi si sono deidratati, ma sono rimaste alte in corrispondenza dei giunti ossei, o staffe, mozzi, bielle, insomma... faccette articolari.


Le superfici dei corpi vertebrali alle volte perdono il loro regolare profilo causa la formazione di piccole sporgenze chiamate osteofiti. Più conosciuti come becchi o speroni ossei, gli osteofiti sono la risposta ad una infiammazione del periostio vertebrale.
Il periostio è la membrana che avvolge l'osso della vertebra ed è costituito da fasci connettivi, fibre elastiche, vasi sanguigni ed osteoblasti deputati all'accrescimento dell'osso.
N.B. Le ossa si distruggono e si rigenerano continuamente. Può anche succedere che la parte di vertebra a contatto con il disco (piatto vertebrale) venga invasa da un'ernia discale. Le ernie o noduli di Schmorl sono ernie che hanno oltrepassato il piatto ed hanno trovato alloggiamento dentro un corpo vertebrale. Al momento buono anche loro si fanno sentire.

Esempio schematico di Legamenti,
Osteofiti  e Faccette Vertebrali,
Bulging Discale ed Ernia di Schmorl.

Abbiamo detto che gli osteofiti sono la risposta all'infiammazione della membrana che avvolge la vertebra. Ebbene, la colpa è sempre del disco artrosico usurato, ma per capire il perchè bisogna introdurre un nuovo argomento.
Nella colonna vi sono degli "elastici" tenacemente ancorati alle vertebre: i legamenti o ligamenti.
I legamenti "lunghi" seguono l'intero profilo del rachide, i legamenti "corti" stabilizzano una vertebra con l'altra. I lunghi sono tre e cosi' deniminati: legamento longitudinale anteriore, legamento longitudinale posteriore e legamento sovraspinoso.
Quelli corti sono: legamenti gialli e legamenti interspinosi. I legamenti gialli unitamente ai muscoli erettori, sono i veri sostenitori della schiena, elementi che servono a cambiare e mantenere una postura.

Quando un disco si usura e spancia (bulging discale) può colpire un legamento ed obbligarlo a scostarsi un po' dalle vertebre cui è molto legato ovvero quella superiore ed inferiore al disco.
Tale distanziamento, seppur minimo, non è gradito alle pareti del legamento e non è gradito neanche al periostio, ovvero la membrana che avvolge i due corpi vertebrali. Le cui pareti cominceranno ad infiammarsi... ma anche a trovare una soluzione.
Può quindi succedere che i due elementi offesi decidano di vascolarizzare ed innervare il disco invadente e può succedere che l'osso delle vertebre interessate cominci a proliferare formando i becchi ossei.
Sono tutte risposte riparatrici.
Se l'osso prolifera eccessivamente, può verificarsi la fusione di due vertebre; lo scopo è quello di creare una nuova comunione dei beni e ritrovare una stabilità vertebrale.


COLPI DI FULMINE

Ma cos'è veramente un colpo della strega? Più facile a farlo che a dirlo, dal momento che in rete ho trovato parecchia confusione.
Il colpo della strega è un trauma secco ed improvviso che genera una contrattura muscolare.
Mentre il colpo di frusta è un contraccolpo che interessa soprattutto la zona cervicale ad esempio durante un tamponamento automobilistico, il colpo della strega si manifesta maggiormente nella fascia lombo-sacrale ed è causato da un movimento sbagliato.
Detto ciò io mi blocco da ferma e le scariche elettriche mi arrivano anche nella zona dorsale.

E' molto difficile individuare la causa scatenante di un colpo della strega, però sappiamo tutti come si manifesta: scossa dolorosa e spasmo muscolare.
A quanto pare queste contratture sono dei veri e propri blocchi antalgici che ingessano parte della schiena fino al cessato allarme.
La ragion d'essere di tali blocchi è quella di proteggere il punto lesionato ed impedire che la situazione peggiori.
Un movimento sbagliato può generare una lesione articolare, muscolare, legamentosa. La lesione allarma i sensori nervosi presenti nei tessuti lesionati, e detti sensori (meccanorecettori) inviano il comando di bloccare la zona a rischio (ad opera dell''unità di controllo neuromuscolare).
ll blocco motorio che si genera intorno al punto lesionato è un'azione muscolare difensiva che non va contrastata in alcun modo. Tutto passerà nei tempi stabiliti dal nostro corpo.
A volte i colpi della strega arrivano perchè il giorno prima si è compiuto un movimento improprio e la lesione si è fatta strada in modo subdolo; oppure vi sono stati micro-traumi accumulati nel tempo che alla fine hanno generato un piccolo guaio. Tali lesioni possono causare lo spostamento di una vertebra, lo stiramento di un muscolo e parecchia confusione. Per fortuna c'è tutto il mondo pronto a dare ottimi consigli: chi di noi non si è sentito in dovere di assumere un certo farmaco o prenotare da quello Specialista solo per non deludere amici e parenti?
Da non sottovalutare poi le tensioni muscolari. Una preoccupazione può insinuarsi nel nostro fisico e creare delle rigidità lungo la colonna anche se noi saremmo pronti a giurare che tutto va bene e la nostra vita procede a gonfie vele. Cefalee, cervicalgie e lombalgie croniche a volte insorgono a causa di semplici tensioni muscolari.

Piccoli consigli

A volte la lombalgia ritorna perchè si dorme su un materasso sbagliato.
Assolutamente vietato dormire con un materasso che ha la conca nel centro e obbliga la schiena ad incurvarsi. E' invece indispensabile che la colonna resti il più possibile "spianata" in orizzontale.
Non a caso durante gli esercizi di "retroversione" che il fisioterapista fa svolgere alle vittime di artrosi discale, i pazienti da supini, devono spingere verso il basso il tratto di colonna lombosacrale, in modo che aderisca il più possibile ala base di appoggio.


Un esercizio che mi ha cambiato la vita è il seguente, da svolgere quando è stata ampiamente superata la fase acuta della lombalgia e si vuole scongiurare un altro mal di schiena. Non è quindi un esercizio per guarire ma per prevenire, inoltre NON deve essere eseguito da persone operate di ernia, allargamento canale vertebrale, stabilizzazione... et similia.
Alziamoci in piedi, calzature basse e abbigliamento comodo.
Gambe leggermente divaricate; piegare le gambe fino a raggiungere i talloni che avremo sollevato da terra. Restare in equilibrio sulle punte dei piedi.
Qualcuno non riuscirà a sedersi sui talloni (resterà sospeso a metà tragitto), e la maggior parte di coloro che ci riusciranno dovranno tenere un piede a terra per bilanciare il peso. E' solo questione di tempo.
Restare così accucciati appoggiando i gomiti sulle ginocchia e incurvando la schiena  per distendere la colonna.
Non eseguire l'esercizio forzatamente, i movimenti devono essere molto lenti e dolci soprattutto durante i primi tentativi (fase in cui consiglio di tornare alla posizione di partenza non appena si avverte un leggero fastidio).
Quindi bisogna alzarsi lentamente... senza appoggiarsi a nulla e nessuno. La fatica di alzarsi da soli è determinante quanto lo stare in equilibrio sulle punte dei piedi e l'incurvare la schiena allungando la colonna vertebrale (vedi disegni sottostanti).
Questo esercizio va svolto 4 o 5 volte al giorno non di seguito.
Col passare delle settimane conquisteremo il totale appoggio su entrambi i talloni e un perfetto equilibrio sulle punte dei piedi, di conseguenza sarà possibile prolungare il tempo di "accucciamento" che renderà più elastica e forte la colonna vertebrale dal coccige alle cervicali.
Non alzarsi mai di scatto, usare sempre movimenti lenti e consapevoli.
Dopo alcuni mesi questa diventerà una posizione comoda cui poter ricorrere non appena si avvisano tenui segnali di lombalgia... per prevenire la stessa.

Eserciccio per tonificare
i muscoli erettori della schiena

Ciccio e Anna
che si sono resi liberi a vicenda





























Nicetile, uniamo i pallini

 

Nicetile è un integratore alimentare molto famoso ed anche misterioso. Non si sa bene come pronunciarlo e non si sa neanche bene perché il medico ce lo abbia prescritto. Ma funziona? Per favore non andiamo a rivangare tutta la questione dei mitocondri che vengono stimolati eccetera eccetera eccetera. Cerchiamo "semplicemente" di capire se funzioni o meno.


Quando io penso al Nicetile mi vengono in mente quei concimi per le piante che fanno resuscitare anche le scope di saggina. 
La nostra pianta può essere malata e sofferente ma con poche gocce di quel concime universale si riprende magicamente.
Certo non abbiamo curato la sua malattia che probabilmente si ripresenterà, ma almeno le abbiamo dato un po'di forza per reagire.

Nicetile è molto più di questo infatti ha addirittura tre destinazioni d'uso:
- sistema nervoso
- dieta
- sport.
Il suo principio attivo è l'acetil l-carnitina (ALC) che ha riconosciute virtù energizzanti, psicostimolanti ed antiossidanti.
ALC ripara i nervi perché li nutre, fa dimagrire perché brucia i grassi e bruciando i grassi crea energia pulita per il corpo e la mente.

Nicetile è un integratore alimentare che viene venduto dietro prescrizione medica e non è mutuabile. Idem il suo omologo Branigen che però non richiede ricetta.
Vi sono persone che ritengono questi prodotti molto utili e persone che ne sono rimaste deluse.

In merito alle tre destinazioni d'uso: sistema nervoso, dieta e sport, la più nobile è sicuramente la prima infatti il principio attivo ALC è di aiuto alle persone affette da SM, SLA, morbo di Parkinson e di Alzheimer, neuropatie da chemio, ridotte capacità cognitive, polineuropatie diabetiche, problemi di memoria e al tono dell'umore.
Oltre alle virtù psicostimolanti ed energizzanti vi sono quelle neuroprotettive (ovviamente), infatti ALC può integrare le terapie consigliate in presenza delle seguenti algie:
 
- cervicalgia e sindrome vertiginosa dovuta a contrattura nervi cervicali
- nevralgia del nervo trigemino
- glaucoma
- brachialgia
- tunnel carpale e cubitale
- sciatalgia, neuropatia del pudendo, sindrome del piede cadente
- parestesie e atrofie dei nervi
- spasmi e contratture
- fibromialgia
- sindrome Guillaume-Barre'
- disfunzioni erettili e infertilità maschile.

In questo Blog è già stato trattato l'argomento Nicetile, infatti vi è un Post intitolato "Nicetile 500 a cosa serve".
A suo tempo fioccarono un sacco di commenti interessanti ed alcuni di essi suggerivano integratori paragonabili al Nicetile o addirittura più completi. Un vero successo di cooperazione... e di pubblico.
Tanti prodotti e tre principi attivi ricorrenti:
- Acetil l-carnitina (ALC) : metabolismo dei grassi, neuroprotettore e antiossidante
- Acido alfa lipoico (ALA) o acido tiottico: metabolismo degli zuccheri, neuroprotettore antiossidante
- Vitamine del Gruppo B: nutrimento nervi

Ho rielencato in ordine alfabetico gli integratori alternativi a Nicetile segnalati in questo Blog www.annabellini.it e ricordo che nel Post "Nicetile 500 a cosa serve" si possono leggere le opinioni di coloro che hanno gentilmente segnalato.

ALANERV, neurotrofico (acido alfa lipoico ALA, acido gamma linoleico, honokiolo, vitamine Gruppo B)

ALGOCUR, dolore nocicettivo acuto e cronico, antiossidante (curcumina e piperina)

ANEDOX, neuroprotettivo antiossidante (acido alfa lipoico ALA)

ASSONAL, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, citicolina, vitamine Gruppo B)

BENADON, nevriti e malnutrizione, tubercolosi, etilismo, radioterapia (piridossina cloridrato, vitamina B 6)
BETOTAL, energizzante (vitine Gruppo B)

BRANIGEN, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC)

CEFALT, energizzante pro sistema neuromuscolare (magnesio bisglicinato, l-triptofano e boswellia serrata, vitamine D3 B3 e B2)

COMBINERV, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, SOD e vitamina B12)

MAG 200, decontratturante miorilassante (magnesio pidolato)

NEYRON, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, cloridrato, vitamine Gruppo B)

NEUROMET, metabolismo cerebrale, neuroprotettore (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, vitamine Gruppo B)

NEURONORM, neuropatie meccaniche e metaboliche (DHA, acido alfa lipoico ALA, vitine C ed E)

NERVAX, neuroprotettore ricostituente (curcuminoidi, Acetil l-carnitina ALC, vitamine B6 e B12)

NUROXX, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, vitamine B1 B2 B6 B12)

NEVRALCAR, neuroprotettore antiossidante (Acetil l-carnitina ALC, acido alfa lipoico ALA, vitamina B6 e selenio)

PEANASE, nevriti (PEA, acido alfa lipoico ALA, vitamina D3)

PROACTION FLEX AID ,dolori articolari (glucosamina, condroitina, MSM, acido ialuronico, vitina C, bosweilla, artiglio del diavolo)

TIOBEC, antiossidante, disintossicante, pro metabolismo zuccheri (acido alfa lipoico ALA)

TOP BRAIN, metabolismo energetico del sistema nervoso (Acetil l-carnitina ALC, coenzima Q10, niacina, vitamine Gruppo B, fosforo, cromo)


Normast a cosa serve ?



Euro 28,00 circa
Normast è un integratore alimentare che si avvale di un principio attivo chiamato PALMITOILETANOLAMIDE o più semplicemente PEA.
Il composto viene indicato nel trattamento di:
- infiammazioni dei nervi periferici 
- processi alla base del dolore
- irritazioni tissutali con manifestazione di prurito.

Non è mutuabile, no ricetta.

E' giunta una testimonianza relativa a reazione allergica (vedi commenti).
 
Due parole per definire questo integratore: Spegnifuoco Multiuso.
Spiegazione semplice: Il principio attivo PEA contenuto nel Normast, interviene quando l'organismo malato manifesta bruciore, prurito, arrossamento, dolore, gonfiore, secrezioni, et similia. Il tutto in modo continuativo e duraturo nel tempo.
Il principio attivo PEA può essere di aiuto in caso di patologie molto diverse tra loro quali: congiuntivite, fuoco di S. Antonio, bronchite, tonsillite, scottature solari, lombalgie, sciatalgie, cistite, ecc. Ma anche asma, polmonite, cefale, glaucoma, ecc... 




In linea di massima, il Normast si assume due volte al giorno e la dose massima segnalata è quella di 1600mg/die.

PEA è una molecola naturalmente prodotta dalle nostre cellule ed è presente in grande concentrazione nel tuorlo d'uovo e nei semi di lino.
La sua assunzione va ad integrare le riserve di PEA già sintetizzate dall'organismo umano, di conseguenza la sua natura "endogena" esclude effetti collaterali relativi all'utilizzo di un integratore come il Normast (testimonianze giunte in questo blog smentiscono tale informazione canonica).
Si ricorda però che tutti gli integratori possono nuocere se assunti con leggerezza, quindi è sempre bene attenersi alle istruzioni d'uso contenute nelle confezioni e soprattutto seguire i consigli del medico curante. Colgo l'occasione per specificare che l'autrice di questo post, cioè io, non è un medico ma semplicemente una paziente che si è appassionata alle meraviglie del corpo umano e passo dopo passo, integratore dopo integratore, sta scoprendo mondi e persone davvero speciali (il Gentile Pubblico).
La persona speciale da citare ora è il Premio Nobel Rita Levi Montalcini che a capo di una equipe tutta italiana, nel 1991 rivelò le semplici e straordinarie potenzialità della molecola PEA, ovvero la palmitoiletanolamide.
Come accennato in precedenza, questa molecola nasce spontaneamente in casa nostra ed ha la capacità di intervenire nel luogo esatto in cui si manifestano:
- infiammazione
- dolore
- prurito.
Considerata la sua natura AUTACOIDE (atos-akos = auto rimedio), questa molecola ha ispirato lo studio e l'esplicazione di un meccanismo denominato Autacoid Local Injury Antagonism o più semplicemente ALIA.
E come accennato in precedenza, la mente rivelatrice di questo meccanismo è stata la Professosressa Levi Montalcini la quale aveva intuito le virtù della molecola PEA e suoi analoghi, a fronte di effetti collaterali del tutto assenti (caratteristiche pertinenti alle molecole auto-rimedio). Questa considerazione non è in linea con alcune testimonianze giunte sul blog.

Gli integratori a base di PEA possono intervenire sul bruciore del cavo orale, irritazione del cuoio capelluto, vulvodinia e penodinia, anche in assenza di lesioni.
Agiscono localmente ma non si usano localmente.
E considerate le potenzialità insite negli elementi "auto-rimedio", la molecola PEA trova utilizzo anche nella cura di patologie ben più complesse: dalle infiammazioni dei nervi periferici, al glaucoma, alle malattie cardiache. 
Le virtù di PEA sono paragonabili a quelle dei farmaci antinfiammatori, analgesici e neuroprottettivi, con la differenza che esperimenti su cani e gatti NON hanno evidenziato effetti collaterali.
Cani e gatti vivisezionati ringraziano (questa definizione da manuale è stata smentita da testimonianze giunte sul blog).

Ma ora torniamo al Normast.
Innanzi tutto il termine Normast dovrebbe essere l'incontro di due parole: normale e mastocita.
Perchè normale? Perchè mastocita?
Perchè la molecola PEA contenuta nell'integratore denominato Normast è in grado di normalizzare le attività dei mastociti, cellule del tessuto connettivo che a volte lavorano troppo e causano maggiore infiammazione, dolore e prurito ove siano già presenti.
I mastociti sono cellule del nostro organismo che si concentrano vicino ai vasi sanguigni e alle terminazioni delle fibre nervose.
In condizioni normali il mastocita interviene sul luogo di una infiammazione e rilascia sostanze utili alla gestione dell'infiammazione stessa.
Queste sostanze sono contenute nel citoplasma della cellula e precisamente all'interno di vescicole che al momento opportuno si rompono (degranulazione) e rilasciano il loro contenuto.
Ripetuti episodi infiammatori possono causare un cortocircuito nel sistema operativo del mastocita il quale produrrà troppe sostanze difensive che a loro volta diventeranno offensive e pericolose, addirittura capaci di scatenare shock anafilattici.
L'iper reattività dei mastociti è causa di più dolore, bruciore, calore, rossore, ma anche edema tissutale, iperalgesia periferica, proliferazione delle terminazioni nervose e probabilmente anche abbassamento della soglia del dolore.
La molecola PEA è in grado di modulare localmente la reazione dei mastociti affinchè non venga gettata benzina sul fuoco.
Proviamo ad immaginare una radice spinale sulla quale si è riversata un'ernia discale. Immaginiamo che la compressione abbia generato un edema (ristagno sieroso) e immaginiamo che la congestione interna alla radice abbia scatenato una forte irritazione che persiste da mesi e mesi.
Grazie alla molecola PEA assunta oralmente, gli organi colpiti da infiammazione possono avvalersi di uno scudo anti bombardamento mastocitario e nell'esempio sopra citato si può dunque evitare che la radice si irriti ancora di più. Mi sembra una meravigliosa opera di mediazione, considerati i dolori di una sciatalgia acuta.

Ma la molecola PEA non è solo diplomatica con i mastociti, anzi essa può regolare crisi molto piu complesse che spaziano dalla neurologia alla cardiologia.
- L'assenza di effetti collaterali, (informazione da manuale smentita da testimonianze giunte sul questo blog).
- il duplice effetto antinfiammatorio e antinocicettivo (stimolo doloroso sui recettori del dolore presente nei vari tessuti),
- la capacità di down-modulare i mastociti,
- la sua natura autacoide (auto rimedio),
- la virtù di agire localmente,
- l'attività di protezione,
rendono i composti a base di PALMITOILETANOLAMIDE, una speranza per il futuro.

Assonal a cosa serve




Assonal è un integratore alimentare indicato per ripristinare la funzionalità dei nervi periferici e coadiuvare le attività cerebrali.
Ogni confezione contiene 24 compresse e ogni compressa contiene:
- 500 mg di acetil l-carnitina
- 300 mg di acido alfa lipoico
- 125 mg di citicolina
- 12,5 mg vitamina B1
- 12,5 mg vitamina B2
-   9    mg vitamina B5
- 4,75 mg vitamina B6
- 16,5 mcg vitamina B12
L'uso consigliato è di due compresse al giorno, una al mattino e una alla sera.
Non è mutuabile. No ricetta. Il prezzo medio oscilla intorno ai 22,00 Euro

E' stato segnalato un possibile effetto collaterale, vedi commenti.




Disamina personale.

Il nome del prodotto richiama alla componente assonale del nostro sistema nervoso, infatti gli assoni sono i filamenti che scorrono all'interno dei nervi periferici.
I nervi periferici sono quei nervi che nascono nel midollo spinale e si diramano verso tutti gli organi del corpo umano, muscoli, ghiandole, tessuti.
Sulla confezione di Assonal vi è la rappresentazione stilizzata di un neurone, immagine che suggerisce la destinazione d'uso del prodotto.
I neuroni sono cellule fondamentali del nostro sistema nervoso che hanno sede nel cervello, nel midollo spinale e nei gangli. I neuroni del midollo hanno un lungo tentacolo (uno per neurone) che ha il compito di trasmettere gli impulsi bio-elettrici nei vari settori del nostro corpo. Questo prolungamento è appunto chiamato assone.
A differenza dei neuroni che non sono cellule sostituibili, gli assoni possono crescere, ricrescere ed essere congiunti ad altri assoni.

Esempio simpatico di Neurone e suo Assone

Innanzitutto una compressa di Assonal contiene 500 mg di acetil l-carnitina, agente antiossidante famoso anche per essere un agonista delle funzioni mitocondriali, ed essendo io una agonista (sostenitrice) delle funzioni semplificative, cercherò di non aggiungere troppi paroloni a questa disamina appena iniziata. Nessuna cura di Assonal per decifrare questo post.
Dicevamo, l'acetil l-carnitina è un agente che viene sintetizzato a partire dalla carnitina ed ha numerose virtù.
Nelle nostre cellule ci sono degli organuli chiamati mitocondri ed all'interno di essi si svolge la trasformazione dei nutrienti in energia ad opera degli enzimi. Ebbene l'acetil l-carnitina supporta la trasformazione degli acidi grassi in energia e lo fa velocemente, mettendo in moto i mitocondri addetti alla trasformazione.
Questa attività energizzante gioca un ruolo positivo su tutti gli organi del corpo umano, soprattutto in quelli di vitale importanza come cervello, cuore, fegato, reni, e soprattutto se detti organi hanno subito degli STOP di una certa gravità. Le persone colpite da ischemia cerebrale, Parkinson, Alzheimer, possono trovare giovamento grazie all'acetil l-carnitina che oltretutto è in grado di rimuovere frammenti beta-amiloide prodotti dal cervello se presenti alcune malattie neurologiche degenerative.
Una migliore attività mitocondriale permette al nostro organismo di ripararsi più velocemente e ad esempio ristabilire le funzionalità dei nostri nervi. Difatti l'aceti l-carnitina viene consigliata in caso di infiammazioni dei nervi periferici e deficit di varia natura (parestesie, dolore, ipersensibilità, glaucoma).
In ultima analisi (ma molto ancora vi sarebbe da dire), l'acetil l-carnitina viene assunta per dimagrire poichè facilita il metabolismo dei lipidi. A tal proposito gli esperti del settore raccomandano di non assumere dosi eccessive di questa sostanza poichè essa non è un sostitutivo alimentare ed in secondo luogo si rischia di alterare il metabolismo di tutto l'organismo... senza peraltro dimagrire.

Una compressa di Assonal contiene 300 mg di acido alfa-lipoico.
L'acido alfa-lipoico o lipoico o ALA è una sostanza antiossidante che possiede anche virtù disintossicanti molto utili al fegato grazie all'elevato contenuto di zolfo.
ALA aiuta il nostro corpo ad utilizzare bene il glucosio e di conseguenza regola i depositi di zucchero nel sangue.
Il suo ruolo principale è quello di migliorare i metabolismi del nostro organismo e renderci più efficenti.
In particolare migliora l'assorbimento del glucosio e migliora la gestione del grasso nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio.
Si ricorda che il glucosio rappresenta la principale fonte di energia per i muscoli e altri organi;  affinchè il glucosio possa entrare nelle cellule ed essere utilizzato come carburante, è necessaria la presenza di insulina.
Sostenendo questo importante metabolismo, ALA può contrastare il diabete, malattia causata da una carenza assoluta o relativa di insulina, ed agire positivamente sulle patologie riconducibili al diabete stesso, es: insufficienza renale, vascolare, neuropatie, ipertensione.
Considerato il naturale ruolo anti-diabete di ALA, le persone sottoposte a terapie ipoglicemiche dovrebbero assumere Assonal solo dopo aver consultato il medico curante.
Ad ALA viene associata l'assunzione di vitamine del gruppo B poichè l'acido alfa lipoico può provocare una perdita di esse; infatti l'integratore Assonal contiene sia ALA che vitamine del gruppo B.

Durante questo percorso abbiamo appurato che l'aceti l-carnitina (500 mg) favorisce il metabolismo degli acidi grassi e lipidi, ed abbiamo constatato che l'acido alfa-lipoico (300 mg) favorisce il metabolismo del glucosio.
Concludiamo la disamina dell'integratore Assonal spiegando il suo terzo principio attivo, la citicolina (125 mg), agente che favorisce il metabolismo delle attività cerebrali.
La citicolina o 5'-diphosphocholine o CDP è uno psicostimolante.
La molecola viene consigliata per ripristinare le attività delle cellule neuronali (neuroni) che come accennato non si possono sostituire ed è quindi importante restino attive ed in buona salute.
Tutti sappiamo che le malattie neurologiche degenerative causano un invecchiamento precoce del Sistema Nervoso Centrale e in questi casi è utile intervenire per rallentare i deficit cognitivi, di movimento e della memoria che purtroppo ne conseguono.
Per i pazienti colpiti da Parkinson e Alzheimer, l'uso di citicolina può essere efficace per migliorare la memoria, disturbi psichici, deficit intelletivi, e tremori.
Nel trattamento delle ischemie e dei traumi cerebrali, la molecola trova utilizzo per contrastare edema, cefalea, vertigini, acufeni, parestesie, disturbi cognitivi ed altre manifestazioni patologiche che possono spaziare dalle amnesie alle alterazioni vascolari.

Non è mai troppo presto

Tempo di vacanze e di piccoli-grandi traslochi. 
Non è mai troppo presto per imparare a sollevare uno scatolone nel mondo giusto.
Ce lo hanno consigliato mille volte ma raramente lo abbiamo messo in pratica, eppure spostare un peso facendo leva sulle gambe può salvare la colonna vertebrale da protrusioni ed ernie discali.
Farsi carico di questa buona abitudine permetterà di irrobustire i muscoli della schiena, muscoli che ci accorgiamo di avere solo quando li sentiamo indolenziti.
Invece devono essere tutti forti e flessuosi, i veri pilastri della schiena e fedeli alleati della colonna vertebrale.

Buone vacanze!


L'Uomo Elettrico




Mi chiamo DERMATOM MAN e sono il supereroe che abita in te. 
Le strisce che mi hanno disegnato addosso si chiamano dermatomi e rappresentano le principali aree cutanee innervate dai nervi spinali. Particolari nervi spinali...
Ti sei già messo le mani nei capelli vero? Scommetto che conosci benissimo il tuo smartphone ma non conosci le App del tuo sistema nervoso...
Eppure da qualche parte bisognerà pur cominciare se vogliamo capire come mai ogni tanto hai un braccio che formicola oppure ti è rimasta una gamba molle dopo l'ernia del disco.
Problemi muscolari, venosi... o nervosi?
E quel piede mezzo paralizzato? Ne parleremo più avanti, nella seconda parte del post.



PARTE PRIMA


L'animale-uomo è provvisto di un sistema nervoso centrale e un sistema nervoso periferico.
Encefalo e midollo spinale costituiscono il sistema nervoso centrale, i nervi spinali costituiscono il sistema nervoso periferico.
Il sistema nervoso periferico è comandato dal sistema nervoso centrale.

L'ENCEFALO è il secondo organo più pesante del corpo umano dopo il fegato ed il suo peso medio varia da 1,3 - 1,5 Kg. Custodito all'interno della scatola cranica è protetto dalle meningi, nutrito dalla propria vascolarizzazione, ed avvolto dal liquor cerebrospinale.
Il midollo allungato è la parte più antica dell'encefalo e come dice la parola stessa, si allunga verso il basso per poi proseguire nel midollo spinale o viceversa(TAVOLA 1).

TAVOLA 1
Esempi schematici di Sistema Nervoso e Cauda Equina
Il MIDOLLO SPINALE è un cilindro che scorre nel canale vertebrale, ma prima di analizzare il suo percorso, vorrei spendere due parole proprio sulla colonna vertebrate, un serpentone multitasking che ci permette di fare tante cose.  Dunque, il nostro rachide è composto da: 
- 7 vertebre cervicali (C1-C7),
- 12 vertebre toraciche (T1-T12),
- 5 vertebre lobari (L1-L5),
- 5 vertebre sacrali fuse insieme (S1-S5),
- e termina con il coccige.
Per caso è terminata anche la tua concentrazione? Ti capisco benissimo, infatti nel Web la "spina dorsale" a volte viene proposta all'incontrario senza che nessuno se ne accorga... Ma se la prendiamo per il verso giusto sicuramente ci stupirà e poi ci troveremo come le star a bere del whisky al Roxy Bar oppure potremo andare in giro per la Rete a scovare le radiografie lombosacrali pubblicate sottosopra: coccige in alto e cervicali in basso!
Bene restiamo sulle vertebre, già che ci siamo.
Nella parte posteriore delle vertebre vi sono dei fori che hanno la funzione di alloggiare e proteggere il delicatissimo midollo spinale, e si comincia dalla prima vertebra cervicale che si chiama atlante, fino alla prima o seconda vertebra lombare (L1-L2). Ebbene sì, il midollo non è poi tanto lungo e non arriva fino all'osso sacro nella forma che tutti immaginiamo; da metà schiena in giù comincia a "sfumare" in un imbuto chiamato cono midollare, per poi diventare un cordoncino ancorato al coccige ovvero filum terminale. Il filum è circondato da una serie di nervi anch'essi provenienti dal cono midollare, nervi che hanno una disposizione tale da ricordare la coda di un cavallo e grazie alla loro elegante discesa (disposizione caudale) vengono denominati cauda equina (TAV. 1).
Il midollo spinale ha un diametro medio di 8-10 mm ed è interamente contenuto nel sacco durale meningeo; è nutrito da un sistema venoso capillare ed è circondato dal liquor cerebrospinale, un liquido incolore già ina psistema nervoso centrale.

I NERVI SPINALI sono la ramificazione del midollo spinale e costituiscono il sistema nervoso periferico.
Nascono dal midollo spinale ed escono dal rachide tramite i fori di coniugazione presenti in ogni vertebra, dopodichè si dirigono verso tutti gli organi del corpo umano.
La nostra colonna vertebrale ospita l'uscita di 33 paia di nervi spinali:
- 8 cervicali (C1-C8),
- 12 toracici (T1-T12),
- 5 lombari (L1-L5),
- 5 sacrali (S1-S12),
- 3 coccigei (di cui solo il primo merita considerazione).

Bene, è giunto il momento di diventare piccoli piccoli per avvicinarci ad un nervo spinale e relativa fonte, il modollo.
Se veramente lo potessimo fare, ci accorgeremmo che tutti i nervi spinali in realtà nascono doppi per poi unirsi subito dopo ed uscire insieme dal foro di coniugazione. Tutti i nervi spinali sono la somma di due fibre nervose ben distinte, radice anteriore e radice posteriore, e per questo motivo andrebbero chiamati nervi spinali misti:
la radice anteriore è motoria poichè contiene fibre motrici volontarie e involontarie.
la radice posteriore è sensitiva poichè contiene fibre sensitive volontarie e involontarie.
Siamo ancora all'interno delle vertebre e vediamo che ogni radice posteriore contiene un nodulo chiamato ganglio. I gangli sono raggruppamenti di neuroni sensitivi che come tutti i neuroni sviluppano fibre nervose (TAV. 2).
Superato il ganglio, la radice anteriore e quella posteriore si affiancano ed escono dalla vertebra attraverso il foro di coniugazione.
E' nato un NERVO SPINALE (misto).

TAVOLA 2
Esempio schematico di una Sezione Midollare
Alla fonte di ogni nervo spinale c'è il tenero midollo, tenero ed eclettico dal momento che al suo interno è racchiusa una farfalla circondata da un'aura bianca: sono la sostanza grigia e la sostanza bianca. Sezionando di traverso il midollo è anche possibile trovare lo spillo che trafigge la farfalla, in realtà spillo non è ma trattasi di piccolo canale in cui può essere presente il liquor cerebrospinale (TAV. 2).
La sostanza grigia del midollo spinale è composta soprattutto da neuroni e come abbiamo detto la sua forma può ricordare una farfalla con le ali aperte... oppure la lettera H. 
Abbiamo anche detto che la farfalla è circondata dalla sostanza bianca; ebbene questa sostanza è formata da lunghi fasci midollari ascendenti e discendenti che collegano encefalo e midollo.
Mi sembra tutto chiaro come il sole.

Il sistema nervoso si avvale di una rete di fibre nervose che nascono esclusivamente dalle cellule chiamate neuroni. I neuroni abitano nell'encefalo, nella sostanza grigia del midollo spinale (farfalla) e nei gangli.
Il neurone è una cellula composta da un soma e circondata da alcuni filamenti denominati dendriti e  assoni. Per soma si intende il corpo cellulare del neurone, ovvero quella zona che racchiude il cervello della cellula, mentre i filamenti sono lunghi tentacoli che trasportano gli impulsi elettrici. Il corpo cellulare di un neurone è circondato da svariati dentriti ma può avere un solo assone e questa componente lo fa assomigliare ad una stella cometa (TAV. 3).

TAVOLA 3
Esempio schematico di un Neurone
I neuroni sono cellule eccitabili altamente differenziate ma purtroppo non si possono moltiplicare. Come già accennato essi risiedono soprattutto nel cervello e nel midollo spinale animale, di conseguenza bisogna avere molta cura verso questi organi. La buona notizia è che i filamenti di queste cellule invece si possono riparare e non è cosa da poco poichè i suddetti filamenti costituiscono i nervi spinali del corpo animale.
I nervi spinali sono raggruppamenti di fili elettrici che hanno un punto di partenza (soma del neurone) e un punto di arrivo (muscolo o organo bersaglio).
Per quanto un nervo possa essere grande e lungo, ad esempio il nervo sciatico, esso non può produrre neuroni (a parte i gangli spinali) e non contiene cellule neuronali sparse qua e là. I nervi sono costituiti esclusivamente da fasci di assoni che viaggiano parallelamente ed eseguono gli ordini del loro soma.
I neuroni che trasmettono gli impulsi non entrano in contatto con quelli che ricevono tali impulsi (recettori) nonostante siano molto vicini. Questa separazione è denominata sinapsi.
All'interno del terminale assonico, in vescicole, è immagazzinato un neurotrasmettitore chimico che viene rilasciato nella sinapsi nel momento in cui giunge un impulso nervoso elettrico; questo neurotrasmettitore passa l'impulso al neurone immediatamente successivo legandosi ai recettori presenti nella membrana di quest'ultimo.
Il tessuto nervoso è supportato da una serie di cellule molto laboriose denominate cellule della glia; esse svolgono mansioni di sostegno, ricambio, nutrizione e difesa, più altre funzioni in fase di studio.
Le cellule connettivali sono invece cellule fibrose deputate al sostegno strutturale dei nervi.

Come abbiamo detto più volte, un nervo è formato da fibre nervose che viaggiano parallelamente proprio come i fili di rame in un cavo elettrico.
I nostri fili però sono molto più tecnologici e sofisticati poichè composti da lunghe catene di assoni e ogni assone è rivestito da una speciale sostanza grassa chiamata mielina.
La preziosa mielina si forma per opera delle cellule di Schwann che si avvolgono intorno agli assoni creando così un rivestimento di fondamentale importanza per l'isolamento degli assoni e la propagazione degli impulsi elettrici (TAV. 3 e 4).
Il raggruppamento di più assoni viene chiamato funicolo; l'associazione dei funicoli dà vita ad un fascicolo o fascio, e il raggruppamento di più fasci crea un tronco.
Ogni raggruppamento è protetto e separato da una membrana di tessuto connettivo: l'endonervio avvolge le cellule di Schwann, il perinervio avvolge i fascicoli, e l'epinervio avvolge i tronchi (TAV. 4).

TAVOLA 4
Esempi schematici di Plessi e Tronco Nervoso
Ci sarebbero moltissime cose da dire sulla preziosa mielina e su altre "App" che non ho neanche nominato, ma rischierei di creare un cortocircuito nel sistema concentrativo dei lettori, quindi concludo questa prima parte spiegando cosa sia un plesso.
Il plesso è un raduno di nervi spinali ( loro rami anteriori) destinati ad unirsi in un tronco (TAV. 4).
Nel corpo umano vi sono 7 plessi nervosi: cervicale, carotideo, brachiale, lombare, sacrale, pudendo e coccigeo... Ma sono sicuro che ai lettori di questo blog interessa soprattutto il plesso sacrale, fonte primaria del nervo sciatico. Però in alcuni testi c'è scritto che il nervo sciatico nasce dal plesso lombare... Lombare o sacrale?
Sono vere entrambe le fonti, infatti in nervo sciatico è un tronco nel quale confluiscono (anastomizzano) 2  nervi lombari e 3 sacrali.
Questo nervo è il tronco più grande del corpo umano. Ed è anche bello lungo! Per uscire dalla cavità pelvica deve superare il grande forame ischiatico ed il piccolo muscolo piriforme, dopodichè raggiunge la coscia e prosegue verso il piede emettendo rami sempre più piccoli (sia motori che sensitivi).
La componente motoria innerva i muscoli posteriori della coscia, parte del grande adduttore, tutti i muscoli della gamba e del piede; la componente sensitiva innerva la cute posteriore ed anteriore della gamba più tutta la cute del piede.

PARTE SECONDA

Questo lungo monologo è stato intitolato "L'Uomo Elettrico" in virtù del fatto che il sistema nervoso dell'animale-uomo è caratterizzato da un tessuto biologico altamente specializzato nel ricevere, elaborare e trasmettere segnali bioelettrici.
La lesione di un nervo può compromettere l'attività di un muscolo, di un organo, di un'articolazione.
Vi sono molte patologie riconducibili alle lesioni nervose: gravi, gravissime, reversibili e irreversibili ma qui cercheremo di dipanare una matassa abbastanza "leggera", quella relativa alle compressioni spinali.
E' risaputo che discopatie, stenosi, scivolamenti vertebrali e calcificazioni possono danneggiare alcuni nervi spinali e addirittura il midollo... ma quando la vittima sei tu, proprio non capisci fino a che punto ti devi allarmare.
Alcune persone colpite da ernia discale devono ricorrere all'intervento di asportazione dell'ernia per scongiurare la drammatica "caduta del piede", ma a fronte di tanta preoccupazione a volte il paziente non capisce come mai una semplice ernia comparsa sulla schiena possa causare la paralisi di un piede (così lontano) e perchè si debba intervenire tempestivamente.
Entro in punta di piedi in questo argomento, partendo da un altro arto.

Schema dei principali dermatomi del corpo umano
Azzurro: Cervicali   Arancio: Dorsali
Verdi: Lombari   Rosa: Sacrali

Se pieghiamo il braccio e appoggiamo il gomito su una superficie rigida, può capitare che la mano si addormenti e le dita diventino insensibili al tatto. Succede se restiamo in quella posizione per tanto tempo anche se nel gomito non vi sono grandi vasi sanguigni e non vi sono grandi muscoli, quindi non abbiamo bloccato nessun flusso venoso.
Sta di fatto che proprio in quel punto vi è il transito di un nervo e l'appoggio prolungato ha rallentato la comunicazione tra nervo e muscolo fino al blocco totale. Ecco il torpore alla mano, ecco le dita che perdono il tatto.
Il tutto si risolve velocemente dopo aver disteso il braccio.
I nostri muscoli possono funzionare se ricevono adeguati segnali bioelettrici consegnati loro tramite i nervi. Questi segnali sono piccole scariche elettriche che mettono in contatto l'encefalo con tutto il resto del corpo: ghiandole, muscoli, organi bersaglio, articolazioni.
Il muscolo che non riceve segnali per molto tempo, cercherà di arrangiarsi come può e risponderà formando del tessuto che però si rivelerà inutile.
Il muscolo diventerà fibrotico e perderà forza non a causa di un blocco venoso ma per la sospensione prolungata del segnale nervoso.
Torniamo all'interruzione di energia elettrica.
Se ad esempio un'ernia discale comprime e danneggia per lungo tempo una determinata radice spinale, può capitare che i muscoli del piede non ricevano più segnali di movimento e perdano la connessione col sistema nervoso periferico. Di conseguenza il piede diventerà debole e svolgerà parzialmente le sue funzioni.
Per capire se un problema motorio di questo tipo possa essere risolto, dobbiamo tornare al mio lampadario poiche questo blog non esisterebbe se nel 2011 io non mi fossi bloccata in cima ad una scala mentre pulivo appunto un lampadario. La scossa proveniva da un'ernia discale sbocciata all'improvviso e non dalla corrente elettrica domenstica, eppure ho scoperto che io e il lampadario funzioniamo allo stesso modo (della stessa sostanza della luce).
Abbiamo presente il cavo dei lampadari?
Io ne ho uno di robusta plastica bianca all'interno del quale vi sono altri due cavi dal diametro più sottile, uno in plastica blu e l'atro marrone. Tutte queste plastiche sono guaine isolanti che ordinano, avvolgono, proteggono, isolano i vari elementi e impediscono loro di toccarsi.
Ok, manca il filo di terra bicolore, ma procediamo.


Comparando gli elementi di un cavo elettrico ad un tronco nervoso, possiamo subito notare che entrambi gli elementi sono composti da tubicini sempre più sottili e numerosi.
Il cavo bianco del lampadario è paragonabile all'epinervio di un tronco nervso (che però ha altro colore);
i rivestimenti in plastica marrone e blu hanno le funzioni del perinervio, ovvero quella guaina nervosa che avvolge i fasci di assoni;
e poi vi sono i fili di rame veri trasmettitori dei segnali elettrici, che nel nostro lampadario nn hanno singoli rivestimenti mentre nell'animale uomo sono avvolti uno ad uno dalla mielina e poi da una membrana chiamata endonervio.
NB: Non esiste correlazione tra il numero di "tubicini" contenuti in un tronco nervoso con quelli di un cavo elettrico, idem per quanto riguarda il loro colore. Ciò dipende dal tipo di nervo e ovviamente dal tipo di cavo elettrico che stiamo immaginando, quindi le tavole qui allegate sono solo esempi schematici.



Tronco Nervoso (Esempio schematico)

La parabola del lampadario mi è servita per spiegare la struttura di un nervo BIO, e a questo punto è finalmente possibile capire le fragilità dei nostri "cavi".
La funzionalità dell'intero cavo può essere compromessa se subisce danni alle guaine, ai fili di rame, o a tutto il suo insieme.

Per neuroparassia si intende una lesione dei rivestimenti nervosi.
Può succedere che un nervo subisca traumi e compressioni tali da lesionare i suoi rivestimenti (sport, incidente stradale, ernia del disco), e può capitare che tali lesioni rallentino per molto tempo la connessione tra sistema nervoso e muscoli, causando flaccidità nell'area rimasta senza "segnale".
Tale disfunzione viene chiamata neuroparassia ed è relativa a lesioni di lieve entità; il recupero motorio è infatti possibile entro 4 - 12 settimane poichè gli assoni sono in grado di moltiplicarsi. Ciò è possibile anche perchè i muscoli rimasti senza corrente emettono dei veri e propri SOS chimici e questi segnali hanno la funzione di stimolare i nervi affinchè emettano nuove branche. La neuroparassia è quindi presente laddove vi sia un danno ai rivestimenti nervosi e non alle fibre assoniche in essi contenuti (fili di rame).

Siamo in presenza di una assonotmesi, quando a subire un danno sono gli assoni (fili di rame) mentre i rivestimenti circostanti rimangono integri.
Questa situazione è reversibile poichè la componente assonale è in grado ricrescere ed il nervo può ricongiungersi alle cellule muscolari... Ma è assai probabile la formazione di cicatrici all'interno dell'assone (neuroma cicatriziale).
La ricrescita dell'assone spesso è inibita proprio da queste cicatrici ed il tempo è un fattore importantissimo per un buon recupero motorio:
1) la causa dell'assonotmesi va individuata e gestita velocemente
2) gli organi colpiti da assonotmesi impiegano molto tempo per recuperare le loro funzioni
3) cercare un Centro specializzato nella cura dell'assonotmesi e/o rimuovere l'eventuale massa che impedisce il fluire degli impulsi nervosi lungo il "cavo elettrico" interessato.
Se un muscolo rimane privo di segnale per troppo tempo vi è il rischio che diventi fibrotico e provocare serie limitazioni come avviene in caso di "piede cadente", una situazione invalidante causata da compressione nervosa. Il recupero richiede tempo, anche 24 mesi, e l'esame clinico indicato per valutare il grado della lesione nervosa si chiama elettromiografia.
Le persone vittime di assonotmesi possono anche richiedere intervento chirurgico, ma la situazione è da valutare in base in base al numero di assono interrotti e quantità di cicatrici formate.
Un assone interrotto comincia a ricrescere dopo 2-4 settimane, quindi  ogni tipo di recupero necessita di pazienza, fiducia e... tempi adeguati.

La neurotmesi è la competa interruzione anatomica dell'assone e di tutto il tessuto connettivo circostante. Questo è il tipo più grave di lesione nervosa e non ha nessuna possibilità di recupero spontaneo. Un nervo amputato non si può rigenerare ed il muscolo bersaglio subirà una perdita motoria, sensitiva e trofica. La rigenerazione nervosa è possibile solo dopo revisione chirurgica e sutura dei corpo nervosi sezionati.